"Piccoli crimini coniugali" diretto e interpretato da Michele Placido al Mazzieri di Pavullo
Con lo spettacolo di prosa Piccoli crimini coniugali del noto drammaturgo francese Eric-Emmanuel Schmitt adattato diretto e interpretato da Michele Placido con Anna Bonaiuto prosegue martedì 19 marzo alle ore 21.00 la Stagione 2018/2019 del Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri di Pavullo del Frignano, curata da Ater Associazione Teatrale Emilia Romagna. Biglietti dai 19,00 agli 11,00 euro.
Le scene sono di Gianluca Amodio, i costumi di Alessandro Lai, le musiche di Di Maggio&Luna, le luci di Pasquale Mari. Una produzione Goldenart Production con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Dipartimento Spettacolo dal Vivo.
Lo spettacolo - Sull’altalena del matrimonio fra impercettibili slittamenti del cuore e tradimenti conclamati si consuma la vita dei due protagonisti. Un sottile, brillante gioco al massacro a due voci inventato dal drammaturgo più amato d’oltralpe.
Gilles e Lisa, una coppia come tante. Da ormai quindici anni si trovano a vivere un – apparentemente - tranquillo menage familiare. Lui, scrittore di gialli, in realtà non è un grande fautore della vita a due, convinto che si tratti di un’associazione a delinquere finalizzata alla distruzione del compagno/a. Lei, moglie fedele, è invece molto innamorata e timorosa di perdere il marito, magari sedotto da una donna più giovane. Un piccolo incidente domestico, in cui Gilles, pur mantenendo intatte le proprie facoltà intellettuali, perde completamente la memoria, diventa la causa scatenante di un sottile e distruttivo gioco al massacro. I tentativi di Lisa di aiutare il compagno a riappropriarsi della sua identità e del loro vissuto comune diventano, un percorso bizzarro, divertente e doloroso, che conferma il sospetto di molti che anche la coppia più affiatata non è che una coppia di estranei. Gilles e Lisa avranno un bel da fare per cancellare l’immagine di sé che ciascuno ha dell’altro, attraverso rivelazioni sorprendenti, scoperte sospettate, ma sempre taciute, rancori, gelosie, fraintendimenti mai chiariti, in una lotta senza esclusioni di colpi, sostenuta, per fortuna loro, da una grande attrazione fisica che li tiene avvinti.
Il testo di Schmitt è un veloce e dinamico confronto verbale tra i due protagonisti, un susseguirsi di battute, ora amorevoli ora feroci, ora ironiche ora taglienti, uno scontro che si genera dove una grande passione inespressa cerca un modo per sfogarsi. Il battibecco è necessario, vitale. Il confronto incessante, il dire apertamente quello che era percepito da tempo, la consapevolezza chiara ed intelligibile di alcune realtà e verità prima solo intuite sono momenti necessari alla vita di coppia, per permettere a due persone di crescere insieme, di rispettarsi, di convivere.