"Gastromania", tutti gli appuntamenti della settimana ai Giardini
Chef famosi, ma anche esperti, saggisti e persino fotografi. Molti nomi e una parola d'ordine su tutte per la settimana che prende il via ai “Giardini del Gusto” a Modena: il buon cibo. E poi il territorio e le sue tradizioni: oltre 20 appuntamenti, tutti gratuiti.
Martedì 28 luglio:
Ai Giardini ducali alle 19 per la rassegna “I mestieri del cibo” il Caseificio San Pietro si racconta e presenta “Selezioni di Parmigiano reggiano, aceto balsamico e miele”. Tutto inizia alla fine degli anni '60, nelle terre del castello di Montegibbio: una quarantina di piccoli produttori dislocati nel raggio di un paio di chilometri si uniscono dando vita al Caseificio San Pietro. Ora il caseificio è costituito da 10 aziende socie, le cui stalle sono tutte importanti, solide, con una carta d'identità e la maggior parte sono portate avanti da giovani.
Mercoledì 29 luglio:
Alle 18.00 nel Tinello letteraio dei Giardini Ducali si discute di “Sviluppo tecnologico e alimentazione: limiti normativi all'utilizzo degli OGM tra sanzioni penali e amministrative”. E' Giulia Malacorti dell'Ordine degli Avvocati a fare chiarezza sul tema: entro i confini nazionali vige il divieto assoluto di piantare sementi geneticamente modificate (Ogm): l'Europa all'inizio del 2015 ha lasciato libertà ai singoli stati di decidere sulla coltivazione degli Ogm, consentendo all'Italia la messa al bando di questo tipo di colture. L'assenza sugli scaffali di prodotti Ogm non significa però che in Italia non si utilizzino prodotti geneticamente modificati, che sono anzi largamente importati dall'industria mangimistica.
La serata prosegue nel segno dell'approfondimento giuridico, normativo ed economico: alle 19.00 Cosimo Zaccaria dell'Ordine degli Avvocati parla della “Valorizzazione economica e tutela giuridica penale dei prodotti agroalimentari italiani in Europa e nel mondo”; alle 20.00 prende la parola Cosetta Cavani dell'Ordine dei Commercialisti su “Il bilancio integrativo e il bilancio di sostenibilità”: riflessioni economiche collegate ad Expo.
Alle 21.30 sul main stage è il momento di una conversazione tra Piergiovanni Castagnoli e Franco Guerzoni, autore del libro "Nessun luogo, da nessuna parte. Viaggi Randagi con Luigi Ghirri": un racconto per immagini che narra l'amicizia tra i due artisti, gli scambi, le collaborazioni, gli incontri e il loro percorso alla ricerca di nuovi linguaggi negli anni della loro formazione, dei loro "viaggi randagi" nella campagna modenese a cavallo tra gli anni sessanta e settanta. Per quasi un decennio, Ghirri e Guerzoni intrattennero un dialogo costante, condividendo l'entusiasmo e le incertezze degli esordi, dei loro primi esperimenti e tentativi, ma anche il territorio: un paesaggio di aie, case abbandonate, ruderi, edifici industriali e cantieri che amavano perlustrare da cima a fondo, più o meno quotidianamente. Di quelle esplorazioni resta un'ampia documentazione in centinaia di scatti inediti che Luigi Ghirri realizzava per Guerzoni perché costituissero il punto di partenza, la base materiale dei suoi lavori. In quegli anni Guerzoni ha usato solo alcune di quelle fotografie; tutte le altre, conservate nel suo archivio personale, sono ora raccolte in questo volume.
Giovedì 30 luglio:
Le tradizioni contadine dicono che la pianta di olive per crescere bene necessita delle cinque “S“: silenzio, siccità, solitudine, sole e sassi. Sostanzialmente l'olivo ha bisogno di un clima mite, senza forti sbalzi termici e temperature che non scendano al di sotto dei -5 C. Le sue zone ideali sono quelle marittime situate nel caldo meridione d'Italia, tuttavia esistono ottime varietà di olivi anche nelle valli e colline, come spiega alle 17.30 l'agronomo Eraldo Antonini per la rassegna “Verdi Passioni” nel corso dell'incontro “L'olivo. Breve storia della coltivazione in Italia e nel modenese”.
Alle 18.30 il terzo dei cinque ideati e condotti dal “Naso” modenese Anna Rosa Ferrari - fondatrice del pensiero Profumalchemico - che, dal 2008, ha l'obiettivo di far percepire il mondo attraverso il senso dell'olfatto. “Dall'alchimia dei Profumi ai Profumalchemici” è il titolo della conferenza, che promette di condurre gli ospiti attraverso una girandola di nuovi percorsi rigeneranti: da una breve sintesi sulle peculiarità che contraddistinguono il progetto profumalchemico e le tappe più importanti che lo hanno reso possibile, alla presentazione del libro "Le nature del Profumo" di Anna Rosa Ferrari, alla degustazione olfattiva di nuove speciali Essenze Profumalchemiche – i 4 Cavalieri della Rinascita - nonchè una nuova e rara selezione di materie prime naturali con cui Anna Rosa Ferrari le genera. Durante l'incontro verrà proiettato in anteprima un video-documentario di una toccante esperienza ludica vissuta di recente da una classe di bimbi a l'Artestetica Profumeria culla dei Profumalchemici. Infine la fondatrice del pensiero profumalchemico sarà a disposizione per guidare gli ospiti in un'esperienza sensoriale che consentirà di rintracciare tramite il profumi concepiti come alleati di ricerca parole antiche e nuove che aprono nuovi orizzonti di rinascita interiore.
Alle 21.30 è l'ora del grande schermo, con la proiezione di “The end of the line” di Rupert Murray, nella versione originale con sottotitoli italiani, un asperrimo documentario che denuncia la fine dei nostri mari. Fortemente sostenuto dal WWF (che ha partecipato alla produzione del film), il film inglese è un viaggio nel mondo per registrare la fauna ittica. Risultato? Nel 2048 non ci saranno più pesci, ma soltanto fango e vermi e ciò provocherà il surriscaldamento del globo, così l'uomo non avrà soltanto di che mangiare, ma anche di che respirare. La colpa è di una pesca selvaggia, operata in gran parte del mondo da più di vent'anni e che ha fatto razzia di molte specie. Primo fra tutti il merluzzo. Anche il tonno rosso è a rischio: il proprietario della catena di ristoranti Nobu è stato sensibilizzato, ma si è ottenuto solo di convincerlo ad avvertire la clientela con un asterisco sul menu che il prelibato pesce è a rischio di estinzione.
Venerdì 31 luglio:
Marta Mazzanti dell'Università di Modena e Reggio Emilia alle 18.30 presenta “Gli incredibili viaggi delle piante da cibo” per conoscere un po' più a fondo le fonti del nostro cibo e aiutarci a scegliere meglio, per noi stessi e per le persone che si affidano alle nostre arti culinarie, al di là delle tradizioni locali e delle abitudini familiari.
Chef Alessandro Borghese non si ferma mai. A ritmo di rock'n'social ama avere sempre il giusto sound in sottofondo. Non è un caso che il suo nuovo programma di cucina “Alessandro Borghese Kitchen Sound” mescoli buoni piatti e buona musica. Anche ora che è impegnato nel suo temporary restaurant a Milano, “AB – Il lusso della semplicità” e nella registrazione delle puntate di Alessandro Borghese Kitchen Sound, in onda ogni giorno alle 13 su Sky Uno HD, chef Borghese cucina con amore in una serata per il pubblico modenese. Alle 21.30 sale sul grande palco dei Giardini Ducali di Modena per un atteso live cooking, dove la raffinata semplicità della sua cucina, inventiva e generosa, mette in scena ricette da preparare con materie prime di qualità. Un "lusso della semplicità" che permette al pubblico (almeno così assicura lui) di replicare i piatti a casa.
Sabato 1 agosto:
Programmi tv (da Masterchef alla Prova del cuoco), in cui si spadella a tutte le ore, libri di ricette, chef che diventano star e food blogger considerati opinion leader, street food in tutte le salse: mai come in questo periodo i discorsi sul cibo invadono la nostra vita. Ad aiutarci, con ironia e leggerezza, a capire il fenomeno è “Gastromania”, il saggio di Gianfranco Marrone, docente di semiotica all'Università di Palermo, che incontra il pubblico alle 18.30 nel Tinello letterario della Palazzina Vigarani. Marrone ci accompagna con stile e citazioni d'atmosfera in un percorso mangereccio costellato di chef a cinque stelle, chioschi da non-luogo metropolitano, botteghe di bucoliche preziosità, meglio (o peggio) se “eque e solidali”, ristoranti da gran gourmet, itinerari eno-gastronomici e mappe del bon vivre fra argenterie, calici, focaccine e bottiglie d'annata. E indaga, da vero detective della tavola apparecchiata, tutte le storture semantiche, ma anche le raffinatezze segrete, di una vera e propria deriva antropologica che ci porta continuamente ad assaggiare, annusare, centellinare, sbocconcellare, se non a ingozzarci, rimpinzarci, impregnarci di sapori e odori, spadellare pietanze, gradire piatti “forestieri”, sperimentare arti culinarie, mentre un tempo giocavamo solo alla schedina o al massimo ci concedevamo un cinemino.
La serata è all'insegna della musica, ma anche in questo caso senza dimenticare la buona tavola: alle 21.30 al via il concerto “Arie d'opera, d'operetta e da camera su cibo e vino” a cura della GMI di Modena, con il soprano Elisa Maffi accompagnata al pianoforte da Paolo Andreoli.
Domenica 2 agosto:
Alle 18.30 Slow Food presenta “I prodotti e i produttori di Terra Madre”: Slow Food è una grande associazione internazionale no profit impegnata a ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. Ogni giorno Slow Food lavora in 150 Paesi per promuovere un'alimentazione buona, pulita e giusta per tutti. Terra Madre, poi, riunisce tutti coloro che fanno parte della filiera alimentare e vogliono difendere l'agricoltura, la pesca e l'allevamento sostenibili, per preservare il gusto e la biodiversità del cibo.