Il "Don Giovanni" di Molière per la regia Valerio Binasco al Teatro Fabbri
Martedì 19 febbraio alle ore 21 il Teatro Ermanno Fabbri di Vignola ospita Don Giovanni di Molière nella rilettura registica di Valerio Binasco. Direttore artistico del Teatro Stabile di Torino dal 2018, Binasco è un regista che ha saputo imporre una cifra stilistica di grande originalità, mantenendo al contempo il rispetto per i testi che mette in scena, senza che questo costituisca un ostacolo al coinvolgimento degli spettatori: «Quel che provo a fare – commenta Valerio Binasco – è mettere insieme quello che come regista e attore ho imparato da diverse fonti, dai maestri, dalle esperienze passate. Oggi avvertiamo un’urgenza sacrosanta: ossia di recuperare il rapporto con il pubblico. Per questo, dobbiamo fare l’impossibile per renderci comprensibili, per emozionare ogni spettatore, per non farlo sentire “estraneo” rispetto all’opera».
«Con questo Don Giovanni – afferma Valerio Binasco – ci allontaniamo dalla tradizione recente che ci ha abituati (anche con allestimenti molto belli e paludati) a un protagonista emaciato, pre-esistenzialista, malinconico e cerebrale, in linea con le riletture novecentesche di Don Giovanni. Così a partire dal protagonista ho deciso di lasciar perdere il Cavaliere Spagnoleggiante della prima tradizione, così come la figura vampiresca e tardoromantica che fu cara agli intellettuali del secolo scorso. Per quanto mi riguarda si tratta solo di divagazioni lontane da quella cosa che io chiamo 'vita' - per mancanza di terminologia più precisa - e che mi ostino a ricercare in teatro, anche contro l'evidente contrarietà di certi testi e dei loro autori. Cosa cerco? Cerco proprio Lui, il protagonista di questa storia, come posso immaginare che sia stato PRIMA che nascesse la sua leggenda e la sua letteratura. Lo cerco nella vita, più che nel testo. Se lo cerco nella tradizione, Don Giovanni non c'è, c'è un fantasma letterario al suo posto. Se lo cerco nella realtà che mi sta intorno, Don Giovanni è poco più di un delinquente, un autentico delinquente, non un borghese che si atteggia. È il risultato di un eccesso di desideri compulsivi e viziosi, che egli coltiva con il preciso scopo di stare BENE con se stesso, e non di autopunirsi in modo estetico (come nella tradizione vampiresca novecentesca), né di fare la rivoluzione culturale. Ma con una caratteristica in più, che sembra però una caratteristica in meno, ma non lo è: la propria scarsa consapevolezza di chi egli sia realmente nell'anima. Questo suo 'non percepirsi' nel profondo, questo rifiuto a priori di considerare degno di interesse la coscienza di sé, è una condizione psicologica molto contemporanea, teatralmente interessante, poco indagata».
Teatro Ermanno Fabbri, Via Minghelli11 - Vignola (MO)
Stagione 2018/2019
19 febbraio ore 21.00
Don Giovanni
di Molière
regia Valerio Binasco
con (in ordine alfabetico): Vittorio Camarota, Fabrizio Contri, Marta Cortellazzo Wiel, Lucio De Francesco, Giordana Faggiano, Elena Gigliotti, Gianluca Gobbi, Fulvio Pepe, Sergio Romano
scene Guido Fiorato
costumi Sandra Cardini
luci Pasquale Mari
musiche Arturo Annecchino
assistente regia Nicola Pannelli
assistente scene Anna Varaldo
assistente costumi Silvia Brero
produzione Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale
Durata 2 ore e 5 minuti più intervallo
Informazioni e prenotazioni:
Biglietteria Teatro Ermanno Fabbri – Via Minghelli 11, Vignola (MO)
Prezzi dei biglietti € 24/14
Orari apertura al pubblico: martedì, giovedì e sabato dalle ore 10.30 alle 14.00
Biglietteria telefonica – tel. 059 2136021
Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13
info.biglietteria@emiliaromagnateatro.com | vignola.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it