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Zygmunt Bauman: tra catastrofi e razionalità, "Cos'è accaduto alla Natura?"

Avrà luogo a Sassuolo in piazza Garibaldi alle 16.30 di oggi, sabato 17 settembre, una delle lezioni più attese dell'intero festival: Zygmunt Bauman cercherà di rispondere alla domanda "Cos'è successo alla Natura?"

Oggi alle 16.30 a Sassuolo in Piazza Garibaldi avrà luogo la lezione più attesa di tutto il festivalfilosofia, quella di Zygmunt Bauman, professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia e autore delle critiche più pungenti degli ultimi anni, col titolo di "Cos'è accaduto alla Natura".

"Gli organizzatori mi danno la possibilità di parlare di un argomento molto attuale: la natura e l'equilibrio rotto tra natura e cultura, databile nel 1784 quando venne inventata la macchina a vapore e questo evento, più ancora della Rivoluzione Francese, è stato un elemento di rottura. In particolare oggi viviamo in quella che è definita antropocene perché se andiamo a scavare nella terra troviamo più tracce di vita umana che tracce naturali. Ciò è il risultato di due rivoluzioni culturali: la liberazione dei consumi dal bisogno primario e la separazione tra sviluppo tecnologico e controllo etico".

"Si è passati da una visione della Natura come dato divino che non può essere manipolato, ad un'idea dell'uomo che può correggere la Natura. La modernità ha avuto inizio dall'idea della gestione da parte dell'uomo e non più Dio: ci chiediamo ora se la nostra gestione sia stata migliore, se abbiamo fatto danni. La conclusione è che siamo a un festival in cui si parla di natura e non dobbiamo parlare di catastrofi ma è tardi per sederci e pensare di cambiare le nostre abitudini; ma non è troppo tardi e la natura deve essere capace di evitare questa catastrofe".

"Spero che la visione della natura torni ad essere mitica e dobbiamo pensare che siamo esseri razionali e dovremmo ricordarci delle conseguenze ma in realtà non si fa quasi mai e non pensiamo ai 'danni collaterali'. E' vero che la natura aveva un'aura mitologica, incantata e intoccabile proprio perché l'uomo non riusciva a cogliere il suo segreto: non possiamo sicuramente tornare a quella visione, c'è bisogno di una reazione razionale. Oggi pensiamo che la nostra voglia di consumi sia l'unica possibilità per avere la felicità e per vivere ma è una visione assolutamente recente, prima si pensava a produrre per soddisfare i bisogni umani; queste visioni si creano storicamente e quindi è possibile cambiarle".

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