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Rifiuti elettronici: nuovo cassonetto ‘intelligente’ al GrandEmilia

E’ stato posizionato presso il centro commerciale ‘Grandemilia’. Altri due contenitori si trovano, da luglio, nei centri commerciali ‘La Rotonda’ di Modena e ‘ Conforama’ di Campogalliano. Nel territorio modenese servito da Hera, solo lo scorso anno, sono state raccolte quasi 2.500 tonnellate di RAEE

Sono divenuti tre i RAEE-Shop, cassonetti smart in cui è possibile conferire vari tipi di piccoli RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), posizionati da Hera a Modena. Ai due contenitori collocati in luglio rispettivamente nei centri commerciali ‘La Rotonda’ e ‘Conforama’ (Campogalliano) se n’è aggiunto in questi giorni un altro, a servizio del Centro Commerciale ‘Grandemilia’. Si tratta di un’ulteriore estensione del progetto europeo Identis Weee per il recupero dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), di cui Hera è capofila e che è stato avviato di recente anche sulla città di Modena.

Che cosa sono i RAEE-Shop e come funzionano
Per supportare questo progetto, articolato in varie fasi e che coinvolge diversi attori (cittadini, grande distribuzione, gestori servizio raccolta), Hera ha ideato differenti tipi di contenitori intelligenti. Uno dei modelli realizzati è il RAEE-Shop, utilizzato per raccogliere i rifiuti elettronici di dimensioni più piccole (come telefoni portatili, videogiochi, lampade a basso consumo). Il ‘cassonetto smart’ è semplice da utilizzare da parte dei cittadini, ma è dotato di congegni sofisticati, che permettono di garantire la piena tracciabilità del rifiuto, da chi lo conferisce fino alla destinazione finale. I contenitori hanno un sistema di riconoscimento dell’utente e sensori che indicano il livello di riempimento, così da programmarne con precisione gli svuotamenti. Per utilizzarli basta portare la propria tessera sanitaria e seguire attentamente le istruzioni. Il corretto uso dell’apparecchiatura ne garantisce anche il buon funzionamento e permette di effettuare facilmente i conferimenti. I RAEE-Shop possono essere dotati di sistemi di controllo e allarme per contrastare atti vandalici e aperture improprie. I primi RAEE-shop sono stati realizzati lo scorso anno e sperimentati con successo presso alcuni punti vendita della grande distribuzione, a Bologna oltre che a Ravenna, Casalecchio di Reno, Ferrara, Rimini e a Saragozza, in Spagna, Paese europeo partner del progetto. Avviato nell’aprile 2013, in un anno di attività Identis Weee ha permesso di raccogliere oltre 29.000 kg di RAEE, grazie all’uso dei contenitori ‘intelligenti’; da luglio è stato esteso anche a Modena.

RAEE: perché è importante aumentarne la raccolta
Le apparecchiature elettriche ed elettroniche sono sempre più presenti nel nostro quotidiano, ma non tutte, a fine vita, seguono un iter corretto di conferimento e smaltimento. L’ultimo report delle Nazioni Unite sui RAEE mostra che annualmente nel mondo si producono fino a 50 milioni di tonnellate di rifiuti di questo tipo, dai quali si potrebbero ricavare, ad esempio, 320 tonnellate di oro e 7.200 di argento, ma solo il 15% di questo tesoro viene recuperato. Occorre anche contrastare il fenomeno della sottrazione di questi rifiuti alla filiera di smaltimento e recupero legali , cosa che garantisce anche una maggior tutela ambientale. Fenomeni come lo smontaggio non controllato dei RAEE per ricavarne i componenti pregiati, provocano dispersioni di sostanze nocive nell’ambiente. L’incremento della raccolta dei RAEE va, quindi, incentivato e anche l’uso dei RAEE-Shop contribuirà a far crescere il dato modenese di raccolta RAEE, che nel 2013, nel territorio servito da Hera, ha quasi raggiunto le 2.500 tonnellate.

Il progetto Identis Weee ha anticipato la direttiva UE sui RAEE
Il progetto europeo Identis Weee è nato per contribuire alla corretta raccolta di questi rifiuti, con un’attenzione particolare agli R4: i piccoli RAEE che spesso sfuggono ai circuiti di recupero e non vengono differenziati. Proprio perché sono di dimensioni ridotte, questi oggetti di uso quotidiano rischiano di essere buttati nell’indifferenziato. Con la realizzazione di Identis Weee e degli strumenti a supporto è stata di fatto anticipata la Direttiva UE del 2012 sui RAEE, che è entrata in vigore in Italia nell’autunno scorso. La nuova normativa prevede importanti novità, come l’obbligo imposto ai grandi distributori di garantire il ritiro gratuito dei RAEE, pure di piccolissime dimensioni, anche senza il contestuale acquisto di nuovi apparecchi (il cosiddetto: ‘uno contro zero’). Proprio perché ideato per condurre i RAEE a corretto conferimento e recupero, il progetto Identis Weee, che ha raggiunto ora la fase di piena sperimentazione, sarà probabilmente adottato come buona pratica dall’Unione Europea e sta suscitando l’interesse di consorzi internazionali che operano nel nord Europa. 

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