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Bando affitto Modena, punti in più per il disagio lavorativo

Tra i requisiti un Isee inferiore a 17 mila euro, il perdurare della situazione di disagio lavorativo, il numero di mensilità di morosità. Inciderà anche l’invalidità

Cassa integrazione, mobilità, contratto di solidarietà, licenziamento a seguito di chiusura aziendale o a conclusione del periodo di attivazione degli ammortizzatori sociali. E ancora, dimissioni per giusta causa, mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico, cessazione dell’attività e per i lavoratori autonomi o con partita Iva calo almeno del 30 per cento del reddito dall’1 luglio 2013, anche non continuativo. Le situazioni occupazionali difficoltose di almeno un componente del nucleo familiare sono le condizioni per poter accedere ai contributi per l’affitto del bando pubblicato dal Comune di Modena. Non solo la situazione economica e l’incidenza dell’affitto sul reddito, ma anche la durata della situazione di disagio lavorativo, come quella della morosità e la presenza di una o più persone invalide, incideranno sull’attribuzione dei punteggi per la definizione della graduatoria.

I requisiti aggiuntivi necessari per fare domanda sono la presenza di un valore Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) familiare non superiore a 17 mila euro, la residenza nel Comune di Modena, la titolarità di un contratto di affitto per un alloggio a uso abitativo primario nel territorio comunale e il non essere assegnatari di alloggio di Edilizia residenziale pubblica, di alloggio comunale o con concessione comunale. I nuclei richiedenti devono presentare la domanda sottoscritta anche dai proprietari dell’alloggio e nessuno dei componenti della famiglia deve risultare titolare di diritti di proprietà o comproprietà o altro diritto reale di godimento su beni immobili per quote pari o superiori al 50 per cento di immobili a uso abitativo situati in provincia di Modena.

E’ confermata la scelta di dare priorità a coloro che presentano un reddito Isee più basso e a chi presenta un rapporto canone/Ise più alto. Inoltre ai nuclei che presentano una situazione in cui almeno uno dei componenti vive una condizione di disagio lavorativo superiore a 12 o a 24 mesi anche non consecutivi sarà riconosciuto un punteggio aggiuntivo, cosi come in situazione di morosità di almeno 3 mesi, oltre che in presenza di uno o più componenti invalidi al 100 per cento. Ai fini della formulazione della graduatoria e della relativa erogazione dei contributi in caso di parità di punteggio verrà preso in considerazione il valore Isee più basso. L’Amministrazione eseguirà idonei controlli a campione volti ad accertare la veridicità delle informazioni fornite dalle famiglie cui verrà corrisposta la prestazione. In caso di dichiarazioni mendaci i benefici decadranno e scatteranno sanzioni penali (multe pecuniarie e detenzione fino a cinque anni).

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