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Diabete, nuovi percorsi di cura per i pazienti della provincia di Modena

Il convegno organizzato da Federazione Diabete Emilia Romagna (FEDER) e Azienda USL di Modena ha puntato i riflettori sul nuovo modello di assistenza sui contesti e sugli strumenti di cura

Una nuova organizzazione del modello di assistenza dei 40mila pazienti diabetici della provincia di Modena, centrato sul coinvolgimento attivo in tutte le scelte di cura,  e migliori il coordinamento e integrazione tra i diversi professionisti: medici, infermieri, dietisti, psicologi e associazioni di volontariato, preziose alleate sia per i malati che per il servizio sanitario.

Le novità introdotte dall’Azienda USL di Modena nell’organizzazione dei percorsi di cura dei pazienti diabetici sono state presentate l’11 novembre, presso l’Auditorium Confesercenti, durante il convegno organizzato con la Federazione Diabete Emilia Romagna (FEDER), che riunisce tutte le associazioni della regione. Un importante momento di incontro e riflessione, organizzato in occasione della Giornata mondiale del diabete, che ha visto la partecipazione eccezionale del campione di nuoto pinnato Andrea Genovesi e dell’autore del libro “Io e D” Federico Ferrari, che hanno portato la loro testimonianza. 

Tra i relatori, sono intervenuti il presidente della FEDER, Rita Lidia Stara; il Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena, Massimo Annicchiarico. A introdurre gli ascoltatori nel “vivo” delle nuove proposte è stata quindi Federica Casoni, della Direzione Operativa dell’Ausl seguita da Anna Ciardullo, Direttore della Diabetologia dell’Ausl. Sono poi intervenuti Maria Lucania, del Dipartimento Cure Primarie di Castelfranco Emilia e Cesare Bruno della Diabetologia. A chiudere la giornata, Barbara Predieri del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche di UNIMORE. 

Il nuovo modello organizzativo rivolto ai diabetici e’ stato paragonato al lavoro di un sarto che cuce addosso al paziente un vestito su misura. È proprio questo, infatti, l’obiettivo che si sono dati professionisti e pazienti perche’ personalizzare il percorso di cura di ogni singolo paziente significa garantire risultati migliori attraverso una attenzione sempre maggiore alle esigenze dell’individuo e della sua famiglia.   

È stata progettata inoltre la creazione di una ‘stanza virtuale’ dedicata all’interno dell’App MyAusl dove i giovani potranno interagire fra di loro e con il team multidisciplinare per raccontare come vorrebbe essere assistiti e curati. Si conferma e rafforza la collaborazione con i Medici di Medicina Generale per la gestione del diabete di tipo 2 presso gli ambulatori per le cronicità delle Case della Salute. 

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