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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Un bambino su 5 è straniero: arrivano 300mila euro per l'integrazione

Ingente finanziamento per una serie di attività legate al sostegno all'istruzione e alle attività di coesione sociale. Parte Mosaico, il progetto per gli oltre 6mila minori stranieri che abitano nel Comune di Modena

Partiamo dai dati. La popolazione straniera di Modena continua a crescere, raggiungendo a fine 2011 la percentuale complessiva del 14,7% del totale dei cittadini residenti. Numero ancora più cospicuo è invece quello dei minori – data la scarsa natalità nelle famiglie italiane – che si attestano a fine anno 2012 a quota 21,5%, cioè 6.444 su un totale di 29.949 stranieri. Le elaborazioni compiute dall'Osservatorio provinciale sull'Immigrazione evidenziano inoltre che tra gli alunni stranieri si registrano percentuali di ritardo scolastico più alte, mentre dalla ricerca condotta nel 2011 dal Comune di Modena su un campione dei giovani modenesi tra i 15 e i 24 anni emerge che i ragazzi stranieri, rispetto a quelli italiani, partecipano meno ad attività associative, conoscono meno le opportunità e i servizi della città e sono meno soddisfatti del loro tenore di vita oltre che delle loro amicizie.

Da tutti questi elementi nasce il Mosaico. Interventi a favore dei giovani stranieri per una “Modena solidale accogliente interculturale e coesa”, come recita il titolo (l’acronimo è appunto Mosaico) del progetto da 314 mila euro presentato dal Comune e finanziato dal Ministero dell’Interno prevalentemente con fondi dell’Unione Europea. Dal monitoraggio delle azioni per l'integrazione degli alunni stranieri alla definizione di protocolli di accoglienza omogenei e condivisi in tutte le scuole; dal supporto nello studio alla formazione per gli insegnanti; dall’organizzazione di un servizio di mediazione per facilitare l'accoglienza e la comunicazione tra scuola, alunni e genitori stranieri ai laboratori di lingua italiana. 

Le attività si svolgeranno durante il prossimo anno scolastico e coivolgeranno una fitta rete di associazioni e istituti scolastici. Alcuni laboratori saranno dedicati a motivare allo studio, alla socializzazione, allo sviluppo di idee e interessi in orario scolastico ed extrascolastico negli istituti superiori ad alta densità di studenti stranieri, nei Centri di aggregazione giovanile (Ceis, Girasole, Animatamente) e con la partecipazione di volontari delle associazioni di universitari stranieri anche per lo svolgimento di attività nella lingua madre dei giovani immigrati. Si punterà anche sulle tecnologie informatiche per l’apprendimento di un metodo di studio efficace, sul coinvolgimento dei genitori e sull’orientamento nell'offerta scolastica, educativa e formativa per le famiglie e gli studenti delle scuole secondarie.

“L’obiettivo è favorire la partecipazione attiva e il protagonismo dei giovani stranieri all’interno della scuola, del tessuto associativo e del territorio attraverso interventi in grado di migliorare il sistema dell’accoglienza e dell’inserimento scolastico, di contrastare l’abbandono e di rafforzare la rete dei servizi per i ragazzi di recente immigrazione – spiega l’assessore alle Politiche giovanili Fabio Poggi – Sono 1500 i giovani che prevediamo di coinvolgere, oltre a diverse centinaia di genitori, agli insegnanti delle scuole primarie, delle medie inferiori e di diversi istituti superiori della città”. Il Comune di Modena contribuirà con 50mila euro, L'Unione Europea con 236mila e il Ministero degli Interni con i restanti 27mila euro.

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