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No-tax area, 800 alluvionati scrivono al Presidente Napolitano

Una lettera sottoscritta da tanti residenti vittime dell'alluvione verrà spedita domani al Capo dello Stato, con richieste specifiche per lo stato di “calamità” e un'esenzione fiscale. Giovedì a Bastiglia li stessi cittadini si riuniranno in un comitato

Tra le iniziative che stanno nascendo dal basso nelle terre alluvionate non c'è solo la missiva a Papa Francesco, inviata da una cittadina di Mirandola, ma anche una lettera indirizzata al Capo dello Stato, che numerosissimi cittadini stanno sottoscrivendo in queste ore. L'iniziativa dell'avv. Elisabetta Aldrovandi (consigliere comunale a Medolla) è stata lanciata esattamente una settimana fa, quando ormai i contorni dell'emergenza erano chiari e grazie al tam tam sui social media ha raccolto oltre 800 adesioni.

Al centro della lettera che domani verrà spedita a Giorgio Napolitano vi è innanzitutto una domanda di solidarietà e di attenzione – che in molti nella Bassa non hanno percepito da parte delle Istituzioni nazionali e dello stesso Presidente della Repubblica – ma anche richieste molto concrete, come la creazione di una no-tax area e l'approvazione dello stato di calamità naturale. Ecco il testo:

"Signor Presidente, siamo gli Emiliani. Quelli tenaci, coraggiosi, lavoratori, onesti. Quelli che ce la fanno, sempre. Quelli che usano i fazzoletti non per asciugarsi le lacrime, ma il sudore della fatica. E siamo abbandonati. Questi ultimi due anni sono stati per noi difficilissimi: da quell'ormai lontano Maggio 2012, quando la nostra terra venne ferita dal terremoto, che distrusse vite umane, case e fabbriche. Alla Tromba d'aria del maggio e agosto 2013, che spazzò via abitazioni e scoperchiò capannoni. All'alluvione del 19 gennaio 2014. Che ha sommerso interi paesi e migliaia di ettari di campagne, distruggendo, in molti casi, ciò che con grandissimo sacrificio eravamo riusciti a ricostruire dopo il terremoto. È difficilissimo, per noi, scrivere questa lettera, perchè la dignità e la riservatezza che ci contraddistinguono fanno parte della nostra essenza, e ci hanno sempre dato, anche nelle circostanze più dure, la spinta per rialzarci. Ma ora, questo ennesimo disastro, questa tragedia frutto della scelleratezza e incapacità umana, ci ha còlto mentre eravamo in ginocchio, e cercavamo di rimetterci in piedi dopo due anni di sacrifici inumani e devastanti. Due anni, durante i quali, nonostante le difficoltà, i danni subiti, i soldi degli indennizzi post terremoto non arrivati, abbiamo continuato a pagare tutte le tasse. Sempre più esose, sempre più soffocanti. Alcuni di noi non ce l'hanno fatta, e se ne sono andati, nel silenzio più totale della stampa, e la loro morte è stata ignorata così come ignorata è stata la loro richiesta di aiuto quando erano in vita. Non possiamo permetterci che l'abbandono e l'indifferenza di cui siamo stati vittime dopo il terremoto si ripetano. Abbiamo bisogno che le nostre facce vengano viste, che i nostri diritti siano riconosciuti. Non siamo solo una massa di codici fiscali e conti correnti da spremere per riempire le casse dello Stato. Siamo uomini e donne, anziani e bambini, che hanno diritto a un futuro. Al loro futuro. Ed è anche per i giovani, soprattutto per i giovani, che non possiamo più tacere, ma è nostro dovere gridare all'Italia intera che noi esistiamo, e che il nostro valore non risiede solo in quanto PIL possiamo produrre.
Ci rivolgiamo a Lei, perchè abbia uno sguardo, una parola, un segnale per noi. Ci aiuti a ottenere ciò che non può esserci negato: chiediamo soltanto che i Comuni alluvionati e terremotati siano esentati completamente dal pagamento delle tasse per un periodo sufficiente a ricominciare a lavorare, e che sia a noi concesso lo stato di calamità. Noi siamo orgogliosi di essere Emiliani. Ci aiuti a continuare a essere orgogliosi di essere Italiani."

Per dare seguito a questo movimento nato dal basso, giovedi 30 gennaio (Bastiglia,ore 20, presso il ristorante Borgo della Bastia) è prevista la prima riunione di un comitato di cittadini alluvionati, durante la quale si affronteranno proprio i temi della fattibilità della no-tax area e si farà il punto sulle azioni da intraprendere verso la Regione e i responsabili della nuova ricostruzione che la Bassa dovrà intraprendere.

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