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Badanti e assistenza domestica, Comune e coop inaugurano il servizio “aMoDo”

Nuovo servizio per i cittadini non autosufficienti. Per gli utenti accompagnamento, assistenti qualificate e contributi economici. Per le ‘badanti’ formazione e regolarità contrattuale

Se finora le "badanti" venivano individuate tramite reti di contatti personale, attraverso la parrocchia o in certi casi tramite agenzie private, oggi esiste un servizio istituzionale del Comune di Modena. Si chiama “aMoDo”, acronimo di assistenza Modena a domicilio, e intende intervenire in un settore in rapida espansione e sicuramente contraddistinto da irregolarità sommerse. Il servizio è stato inaugurato questa mattina presso il Polo sociale 3 di via Viterbo, presenti la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elisabetta Gualmini e l’assessora al Welfare del Comune di Modena Giuliana Urbelli.

Il progetto, promosso dal Comune con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, intende estendere l’accesso a prestazioni domiciliari appropriate, sostenendo anche economicamente utenti e famiglie, e rafforzare il ruolo del pubblico nella fase di ricerca, selezione e gestione dell’assistente familiare (oggi definita da tutti “badante”) con un’azione di intermediazione, favorendo la regolarizzazione delle assistenti e la qualificazione del lavoro. Saranno le cooperative del CSS - il Consorzio di Solidarietà Sociale che riunisce diverse coop modenesi - a gestire le assitenti e i contratti.

“Il nuovo servizio - afferma l’assessore a Welfare Giuliana Urbelli – è funzionale al mantenimento delle persone fragili e in condizioni di non autosufficienza anche temporanea al proprio domicilio, limitando situazioni di isolamento e carichi assistenziale difficili da reggere nel lungo periodo per i caregiver.

Come funziona il servizio - La persona che ha bisogno di un’assistente familiare o un suo familiare può recarsi allo Sportello AModo o telefonare al numero verde 800 493797 oppure al numero 059 2034281. Presso lo Sportello si ricevono consulenza e informazioni sull’intera gamma dei servizi domiciliari per la non autosu­fficienza e si può attivare il nuovo servizio aMoDo per individuare e assumere in maniera trasparente l’assistente familiare adatto al contesto e alla persona che deve essere assistita. Lo Sportello raccoglie immediatamente la richiesta di assistenza e ne valuta l’ammissibilità. In tempi brevi aMoDo comunica quindi l’accettazione della richiesta, o le eventuali motivazioni della non accettazione, e attiva l’iter di assistenza familiare. Fissa una visita presso il domicilio della persona non autosufficiente per la valutazione del bisogno assistenziale, propone una rosa di tre assistenti familiari selezionati e formati, gestisce le pratiche contrattuali.

La famiglia della persona non autosufficiente viene poi seguita nel percorso assistenziale e contrattuale e riceve un riferimento per il Pronto Intervento da parte del gestore che si fa anche carico delle attività di sostegno e aggiornamento rivolte agli assistenti familiari. È inoltre previsto un contributo economico erogato dal Comune pari alla prima mensilità lorda corrisposta all’assistente familiare come da contratto stipulato.

Beneficiari del servizio sono tutti i residenti nel Comune di Modena che necessitano di assistenza familiare, mentre per ottenere il contributo economico è necessario non aver beneficiato di altri contributi erogati dal Comune nell’anno in corso. All’assistente familiare, a cui viene richiesta un’adeguata esperienza, cittadinanza italiana o un titolo di soggiorno valido, e un’appropriata conoscenza della lingua italiana, il progetto assicura formazione e regolarità contrattuale.

Lo Sportello AModo si trova presso il Polo Sociale 3 in via Viterbo 74, è aperto lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 13; lunedì e giovedì anche dalle 14.30 alle 18 (polo3.santagnese.buonpastore@comune.modena.it).

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