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Leoni posa la prima pietra per il nuovo Pdl con i "Costruttori"

Più di 120 persone intervenute ieri sera alla Palazzina Pucci di via Canaletto: proposte e dibattito, ma anche qualche mal di pancia per un partito che a livello provinciale stenta a decollare e ad imporsi come reale alternativa di governo al centrosinistra

pubblico-costruttori"Io nel 2013 voglio vincere e non voglio regalare il paese ai comunisti". E' stata questa la chiosa finale posta da Andrea Leoni, consigliere regionale Pdl, artefice dei "Costruttori", un gruppo di giovani eletti Pdl ex Forza Italia che ieri sera ha organizzato un incontro pubblico alla Palazzina Pucci aperto a militanti e simpatizzanti di tutta la provincia. I presenti hanno avuto modo di confrontarsi sulle quattro proposte presentate la settimana scorsa per il rilancio del partito (primarie tematiche, congressi ogni tre anni, limite di tre mandati consecutivi, candidature ad alto livello solo dopo un'esperienza amministrativa). L'idea dell'incontro pubblico, ha aggiunto l'anfitrione, verrà riproposta nelle prossime settimane in diversi comuni della provincia "per andare direttamente a casa di chi non ha potuto partecipare stasera".

"Abbiamo avuto 26 interventi - ha detto Leoni (foto in basso) - Abbiamo constatato come che sul limite di mandato ci sia stata una discussione". In molti, infatti, hanno elevato perplessità su questo punto: se qualcuno è bravo ed è giovane mentalmente, perché rinunciare alle sue competenze? "Ma io - ha risposto il consigliere - di vedere parlamentari che sono lì dal 1976, come cittadino sento l'esigenza di vedere un ricambio, soprattutto alla luce della legge elettorale attuale. Discorso diverso, invece, per i consiglieri regionali e comunali che vengono eletti con le preferenze.  Io - aggiunge - ho preso le preferenze alle regionali, le prendo perché sto in un partito, non perché sono Andrea Leoni, non diciamo delle balle, è il partito che ci fa una cortesia. Per smentire le balle che ogni tanto sento dire, il nostro partito non paga le campagne elettorali a nessuno e noi ci mettiamo nelle condizioni di portare il meglio che possiamo. In parlamento vorrei vedere gente che ha faticato, non solo, sarei più contento di vedere a Roma il consigliere comunale di opposizione nel paesino di 2mila abitanti che certi personaggi." .

Negli interventi di cittadini, militanti, consiglieri e assessori, è stata più volte evidenziata la necessità di un programma: "Giustissimo - ha commentato Leoni - Ciò rientra in quel ragionamento delle primarie tematiche che alla lunga diventano primarie di quanto fa il partito con i suoi congressi: nel partito vorremmo vincolare gli eletti a quanto è uscito, appunto, dalla primaria tematica".

Se i "Costruttori" sono stati messi in piedi da giovani under 40, così come erano giovanissimi i componenti dello staff che ieri si è occupato della serata, è anche vero che il riscontro ottenuto ieri sera è stato dato da persone con età media piuttosto alta, a parte gli interventi di consiglieri Pdl come Tania Andreoli (Novi di Modena) e Alfonso Cammarata (Campogalliano). Quest'ultimo in particolare è stato molto duro con l'organizzazione del partito: "Ricordo con dispiacere l'esperienza alla fine di Forza Italia, dove da Roma, qualcuno che ora non coordina più il nostro partito, Sandro Bondi, ha scelto di nominare nuovo coordinatore provinciale che non aveva alcun tipo di militanza nel nostro movimento, Gian Paolo Lenzini. Questo ha portato un malcontento generalizzato soprattutto in chi da anni lavorava per il partito. Ho sentito questo episodio come una vera e propria mancanza di rispetto".

Adolfo Morandi, capogruppo in consiglio comunale a Modena, condivide ottima parte del piano dei "Costruttori", eccetto il limite dei tre mandati: "Ognuno di noi fa politica per passione, non per secondi fini - ha detto - Io mi guadagno da vivere facendo il dottore commercialista, anzi per me la politica è una grandissima perdita economica. Metto tutto il mio impegno per portare avanti il percorso politico prima per Forza Italia e poi per il Pdl. Credo di avere anche un'esperienza della macchina comunale e del consiglio comunale di un certo rilievo, cosa che mi viene riconosciuta apertamente da molte persone. Voglio dire che è meglio non perdere l'esperienza fin qui acquisita". Morandi apprezza particolarmente il nodo congressi: "Il nostro partito deve dimostrare di essere vivo, vitale e democratico - ha spiegato - Quando si faranno congressi, questi dovranno essere aperti a tutti quelli che si vorranno presentare e a questi dovrà essere data la stessa opporuntà di conoscere gli iscritti, un fatto negato in passato: altrimenti, si rischia che chi occupa una posizione di coordinamento alla fine abbia la possibilità di perpetrare se stesso". A Isabella Bertolini, coordinatrice provinciale Pdl, forse saranno fischiate le orecchie.

Claudia Severi, assessore all'urbanistica a Sassuolo e consigliere provinciale, ha replicato a Morandi: "Adolfo, però mi devi fare capire una cosa: tu allora non vuoi cambiare niente - ha esordito - Il Pdl è nato in fretta ed è cresciuto male perché così è stato. Ci sono varie anime in un partito con pulsioni diverse e noi dobbiamo pensare di essere nuovo partito: stasera siamo qui per parlare del futuro del Pdl, se non parliamo di qualcosa capace di portare cambiamento, allora il Pdl va in un vicolo cieco, perde pezzi e non acquista consenso. Per accedere a istituzioni di rango superiore è necessario essere passati a quelle di rango inferiori: basta veline, prima proviamo l'intelligenza e poi facciamo il percorso che dobbiamo fare".

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