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Bastiglia, Antonio Spica lascia il Pdl: "Tradito l'elettorato di centrodestra"

Il referente locale rimette il suo mandato e si congeda dal coordinamento provinciale: “Serve lealtà verso i cittadini e coerenza. Rimarrà in me la soddisfazione personale di aver portato ufficialmente a Bastiglia il PdL, nell'intento di realizzare una sana e costruttiva opposizione alle sinistre”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

“In questi anni mi sono adoperato con passione e impegno a denunciare ciò che non funziona e proporre soluzioni nell'interesse della comunità: dal degrado nei parchi, alla rimozione delle "lucciole" dalla strada Canaletto, alla bonifica dell'eternit sul museo, dalla petizione popolare sul Crocifisso, alle dimissioni di un consigliere dalla maggioranza: tutto questo pur non essendo all'interno del "palazzo" e a differenza di chi sino a oggi ha prodotto un'opposizione fatta di politiche inconcludenti”.

Un impegno che lo scorso anno è valso ad Antonio Spica la nomina a responsabile locale del PdL e la candidatura alla Camera dei Deputati alle recenti politiche. “Ma oggi purtroppo non mi riconosco più in questo Pdl che ha "tradito" le mie aspettative su più fronti – dichiara lo stesso Spica – A livello nazionale il Governo di larghe intese, da quello del fare si è trasformato in Governo dei rinvii; inoltre, l'aver votato anche il DL "svuota carceri" a firma Pd che porterà a breve in libertà decine di migliaia di delinquenti mettendoli alla pari di onesti cittadini, mi lascia molto perplesso. Anche a livello locale la mancanza di rispetto di importanti regole nei confronti personali, come in una sorta di timore reverenziale nei confronti di qualcuno, e l'aver accantonato – sottolinea amaramente Spica – certe battaglie nell'interesse comune. Insomma, mi sembra troppo da digerire per la mia coscienza e in termini di chiarezza con l'elettorato di centrodestra, che rischia così di perdere riferimenti importanti”.

“Per questi motivi ho già rimesso il mio mandato di referente locale del PdL nelle mani del coordinatore Aimi rassegnando anche la mia uscita dal partito. Forse questa decisione verrà interpretata come una sconfitta, ma nasce da una fiducia in qualcuno o qualcosa in cui credevo. Un sincero ringraziamento lo rivolgo ai tanti amici che ho conosciuto all'interno del Partito e in particolare ad Enrico Aimi, a Mauro Sighinolfi, Vicepresidente dell'assemblea provinciale e al capogruppo mirandolese Antonio Platis che mi hanno dato modo di crescere politicamente”.

“Nessuno si illuda però: la politica è una passione che intendo portare avanti anteponendo come ho sempre fatto, gli interessi della comunità a quelli personali. Avrei potuto forse rimanere per situazioni di comodo, ma ciò che mi sta a cuore, oggi più che mai, è l'essere leale con la mia coscienza, i miei ideali e, ancor prima con i miei concittadini. Ciò che mi preme – conclude l'ex referente PdL – è il rispetto dei principi e dei valori, nonché la coerenza di qualsiasi ideologia: aspetti  che oggi vengono riproposti da una cordata tutta bastigliese che è in fase di costruzione”.

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