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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Istituti Comprensivi, il Comune approva il progetto con una "pausa di riflessione"

Dal Consiglio COmunale arriva l'ok al Piano con un emendamento che introduce un ulteriore approfondimento, entro il 15 febbraio, e la possibilità di rinvio di un anno per alcuni

Via libera alla riorganizzazione della rete scolastica statale di Modena in dieci Istituti comprensivi, rispetto agli attuali tre. Ma con una pausa di riflessione fino al 15 febbraio, introdotta da un emendamento proposto dalla Giunta, relativamente alle situazioni più problematiche emerse dal confronto nei Consigli di Istituti e nelle assemblee con genitori e insegnanti. 

L’obiettivo è dunque quello  individuare soluzioni concretamente realizzabili per far partire tutti gli Istituti comprensivi dal prossimo anno scolastico, qualora però non si riuscisse a completare il percorso nei termini previsti, in particolare per le situazioni ancora in discussione (gli istituti comprensivi che faranno riferimento alle medie Lanfranco, Guidotti e Mattarella), l’emendamento prevede la possibilità di attivare queste nuove istituzioni dall’anno scolastico 2017/2018.

La delibera così emendata è stata approvata con il voto a favore di Pd, contrario di M5s, Per me Modena, CambiaModena, Area popolare e FI, e con l’astensione di Sel e di Futuro a sinistra. Con lo stesso voto è stato approvato anche un ordine del giorno proposto dal Pd che impegna la Giunta in un percorso di confronto, a partire dalle criticità emerse, che ricerchi la massima condivisione possibile. È stato invece respinto l’emendamento firmato da M5s, Per me Modena e CambiaModena che proponeva di far partire il piano di riorganizzazione della rete scolastica nell’anno scolastico 2017-2018 e di istituire dei tavoli di lavoro a cui dare mandato di elaborare una proposta il più possibile condivisa.

L'Assessore Cavazza ha ricordato come diverse fossero le ipotesi considerate dal gruppo di lavoro, formato da quattro dirigenti scolastici e da dirigenti del settore Scuola e dell’Ufficio scolastico provinciale. Ipotesi che hanno dovuto fare i conti con vincoli reali: innanzitutto gli edifici esistenti e la loro collocazione, così come il numero delle scuole secondarie di primo grado. Non erano pertanto attuabili 12 Istituti comprensivi, mentre sarà la realizzazione di una scuola secondaria di primo grado, la Mattarella, a consentire di arrivare a 10.

La seduta – animata dalla presenza di  molti insegnanti e genitori delle scuole modenesi – è stata arricchita dall'approvazione di un ordine del giorno a firma Pd, che propone anche di promuovere un Tavolo di confronto e monitoraggio che coinvolga tutti i riferimenti istituzionali rappresentativi del modo scolastico interessati sia sull'intero progetto che sullo sviluppo di ogni singolo istituto. Il documento, discusso insieme alla delibera, è stato approvato con il voto a favore di Pd, contrario di M5s, Per me Modena, CambiaModena, Area popolare e FI, e con l’astensione di Sel e di Futuro a sinistra.

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