Ospedale unico Mirandola-Carpi, parte lo studio di fattibilità
I regione si lavora per valutare la fusione fra i due ospedali, in termini di servizi e reparti. Un percorso che da gennaio riguarderà anche il binomio Baggiovara-Policlinico. ma nessuna chiusura in vista
Avanti con le integrazioni degli ospedali modenesi. L'assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, "ha dato il via allo studio di fattibilità per un ospedale unico Mirandola-Carpi, una prospettiva che sarà quindi verificata", avanza il sindaco di Mirandola Maino Benatti, commentando gli esiti del convegno sul Santa Maria Bianca mercoledì sera in città in presenza di 150 persone.
Benatti si è confermato critico sul referendum che 'balla' da mesi sul nosocomio cittadino, assicurando: "Nessuno pensa di chiudere la struttura, come qualcuno paventa strumentalmente". E "non si sta regredendo, anzi si sta puntando ad un'ulteriore qualificazione dei servizi attraverso l'integrazione con Carpi e la valorizzazione delle potenzialità che la struttura ha come ospedale di confine con la Lombardia. Il punto nascita - ha continuato il sindaco - sarà mantenuto. I lavori di ricostruzione dopo il sisma saranno completati, attivando cosi' gli spazi per la lungo degenza e quelli per la casa della salute". E sono arrivate garanzie da parte di Venturi stesso "per andare avanti con la costruzione dell'hospice".
Proprio il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, copresidente della conferenza socio-sanitaria territoriale insieme col sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, si è occupato oggi anche dell'integrazione tra il Policlinico di Modena e Baggiovara. La conferenza dei sindaci ha approvato un testo nel quale si chiede alla Regione la "disponibilità ad assumere il progetto di gestione integrata" tra i due principali nosocomi, "secondo i modelli organizzativi che saranno individuati, offrendo la garanzia istituzionale e legislativa". L'obiettivo resta quello di partire con una cabina di regia allargata all'Università dal primo gennaio 2016.
(DIRE)
