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Elezioni Provinciali: Sel rompe con il Pd. E il M5s diserta le urne

Un pasticcio nel pasticcio: le elezioni di secondo livello per il rinnovo dell'ente provinciale incassano l'astensione di diverse forze politiche. Sel lamenta l'ostracismo del Pd verso i propri candidati, mentre i grillini gridano alla farsa

Rottura nel centrosinistra a Modena in vista del voto, domani, sulla nuova Provincia. Sel, infatti, accusa il Pd di aver rigettato le sue proposte sulle candidature. I vendoliani si asterranno dalla votazione a seguito, si legge in una nota, "della decisione del Pd di rigettare le candidature proposte dal nostro partito: riteniamo che sia nell'interesse dei cittadini appoggiare un progetto politico che si prefigga il raggiungimento di obiettivi utili alla collettività". Nel caso delle elezioni per il presidente (è ormai certo della vittoria il sindaco Pd di Modena Gian Carlo Muzzarelli) e per i 12 nuovi consiglieri in Provincia, Sel lamenta di aver riscontrato, "da parte del Pd, l'applicazione di un metodo volto a preservare equilibri interni più che a mettere in campo una forte proposta di governo".

In ogni caso, nei prossimi due anni, Sel a Modena annuncia di voler operare "per rappresentare le istanze di una sinistra diffusa, in modo tale che questa possa esercitare un ruolo attivo nel dibattito pubblico". Anche il Movimento 5 Stelle in città, definendo "una farsa" la riforma del governo sulle Province, annuncia di non voler partecipare alle urne di domani.

Nel merito delle funzioni del nuovo ente provinciale, i grillini ricordano ad esempio che "le competenze per edilizia scolastica, tutela dell'ambiente e pianificazione dei trasporti rimarranno in carico alle Province: nella realtà modenese - puntualizzano i 5 Stelle in una nota - questo significa ad esempio che il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli, candidato presidente, se eletto, si troverà ad approvare il Psc da lui stesso proposto". Questo "in barba a conflitti di interesse, in barba alla partecipazione e alla rappresentatività dei cittadini", sostiene il Movimento.

I 5 Stelle parlano allora di "ennesimo colpo alla democrazia" e quindi "i consiglieri eletti per il Movimento non hanno proposto le proprie candidature e non prenderanno parte alla votazione". Tuttavia, domani dalle 11 allo stesso palazzo provinciale in viale Martiri della libertà, i gli esponenti del Movimento danno appuntamento ai cittadini intenzionati a saperne di più sulla riforma in atto. (DIRE)

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