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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Befana Comunista, carbone per il ritorante Flunch del Grandemilia

L'iniziativa del partito modenese ha preso di mira l'azienda che chiuderà il proprio negozio all'interno del centro commerciale, lasciando a casa in blocco le dipendenti. Un'occasione per protestare anche contro il sistema dei voucher

Questa mattina la Befana di Rifondazione Comunista ha portato al ristorante Flunch, presso il Grand Emilia di Modena, il carbone con destinazione il responsabile risorse umane di Flunch Italia, dott. Federico Roberto, per aver "sostituito il personale in sciopero con precari a chiamata pagati tramite voucher".

Il tradizionale appuntamento ideato da Rifondazione Comunista ha quindi preso di mira uno degli veenti sicuramente più problematici degli ultimi tempi nel mondo del lavoro modenese. "Quello che è stato denunciato dai sindacati è di una gravità inaudita, in quanto vanifica l’esercizio del diritto allo sciopero di lavoratori che stanno lottando per difendere il posto di lavoro contro la chiusura dell’attività prevista per il 15 gennaio - spiega Rifondazione - Con l’aggravante che l’azienda ha garantito l’apertura del ristorante ricorrendo ad uno strumento contrattuale che nella retorica renziana avrebbe dovuto favorire l’occupazione ma che nella realtà ha favorito solo la precarietà e spesso viene usato come arma di ricatto nei confronti degli stessi lavoratori".

Il partito comunista mette poi sotto accusa l'intero sistema dei voucher, che già nei giorni scorsi è stato oggetto di numerosi interventi di politica e sindacati, alla luce di un utilizzo che spesso nasconde forme di lavoro irregolare e sicuramente risulta abusato nella nostra provincia. 

"Ciò che è successo al Flunch conferma che i voucher vanno aboliti assieme a tutto il jobs act, e che il governo non può pensare di evitare il referendum della Cgil, che contro le politiche del lavoro del governo ha raccolto più di 3 milioni di firme, limando uno strumento inemendabile - chiosa Rifondazione COmunista - Concepiti per pagare regolarmente i lavori occasionali, l’utilizzo dei voucher è stato progressivamente esteso a tutti i settori produttivi ampliando il reddito annuo percepibile con questo strumento fino a 7000 € al punto che le dimensioni assunte da questo fenomeno lo rendono oggi inemendabile. Pertanto i voucher vanno aboliti trasformando le relative assunzioni precarie in contratti stabili.

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