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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Comune di Modena: bilancio al voto l'11 giugno

Bloccate le assunzioni (115 unità tagliate in 3 anni), meno incarichi e consulenze, impegno per la manutenzione di strade e patrimonio edilizio: questo il bilancio presentato oggi in consiglio comunale

A fronte di un fabbisogno di 34,4 milioni di euro, il Comune di Modena si prepara a ridurre la spesa di 10,4 milioni di euro e ad aumentare le tasse per un gettito complessivo di 25,8 milioni di euro (24 milioni dall'Imu, 1,5 dall'addizionale Irpef e 0,3 dalla tassa di soggiorno). Così il Sindaco di Modena, Giorgio Pighi, e l'assessore al bilancio, Giuseppe Boschini hanno presentato in consiglio comunale il bilancio previsionale 2012 che verrà sottoposto al voto dell'aula l'11 giugno prossimo.

TAGLI - "Abbiamo bloccato le assunzioni - ha spiegato il primo cittadino - abbiamo tagliato incarichi e consulenze, mettendo in discussione anche ciò che era considerato utile e necessario", ha riferito Pighi. Le consulenze sono passate dai 3,1 milioni del 2011, ai 2,4 di quest'anno (è un tetto massimo), mentre per i prossimi anni, come sottolinea Boschini, il limite è di 1,9 milioni. Personale? Il taglio di circa 4 milioni di euro si traduce concretamente in 113 unità in meno in tre anni, mentre 3 milioni verranno decurtati dalla voce contributi e trasferimenti: in altre parole, meno risorse verranno destinate alle associazioni e "a tutte quelle attività ritenute sì utili - ha spiegato Pighi - ma ad oggi non essenziali". Più buio per la città: "Abbiamo ridotto l'intensità e durata dell'illuminazione pubblica, abbiamo eliminato quasi del tutto la spesa di comunicazione esterna, abbiamo anche eliminato i centri estivi gestiti direttamente, risparmieremo su beni materiali e di consumo". Due le voci in crescita: 700mila euro per il fondo di riserva e 1,2 milioni di euro per un fondo comunale per il sostegno all'affitto riservato alle famiglie a basso reddito.

INVESTIMENTI - Dal punto di vista degli investimenti, priorità per le opere di manutenzione delle strade e del patrimonio edilizio, interventi di edilizia scolastica e residenziale pubblica per un valore complessivo di quasi 23 milioni di euro. Una cifra analoga (23 milioni), peraltro, è quella bloccata dal patto di stabilità, un vincolo che Pighi, per l'ennesima volta, chiede al Governo di allentare se non la totale eliminazione. A completare il quadro, tra le minori entrate, oltre ai trasferimenti dallo Stato (-20,5 milioni di euro) e dalla Regione (-2,1 milioni), vi sono gli oneri di urbanizzazione (ben 6,6 milioni in meno rispetto alla previsione 2011), le multe (-700mila euro) e i dividendi (-800 mila euro).

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