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Il punto sulla ricostruzione post-sisma, Bonaccini: "Qui si procede spediti"

Il presidente della Regione rimasca il lavoro fatto nel cratere sismico e annuncia una evento celebrativo e di ringraziamento. "Sulle opere pubbliche siamo un pò indietro, ma p stato fatto un gran lavoro"

"Siamo partiti da imprese e case senza nessuna new town, con l'idea di non svuotare i luoghi abitati e di non delocalizzare". Adesso, entra nel vivo la "fase discendente" della ricostruzione: "Le scuole sono finite, sulle imprese tutte le ordinanze sono state eseguite e le concessioni sono pronte così come meno di una famiglia su 10 deve ancora rientrare nelle proprie abitazioni, in alcuni casi indipendentemente dalla volontà o meno della Regione. Visto che le risorse c'erano e ci sono tutte, per coloro che hanno diritto e bisogno". 

Sono le parole del governatore e del commissario alla ricostruzione post-sisma dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a scandire il ritmo del ritorno alla normalità della bassa, il cratere più colpito dalle scosse del 20 e 29 maggio 2012 con 28 vittime, 300 feriti e danni attorno ai 14 miliardi di euro. La Regione tiene la sua riunione di giunta nel cuore del cratere, in Comune a Camposanto, e in conferenza stampa presenta i risultati del lavoro svolto fin qui e le nuove misure, per procedere con le case, i centri storici e le attività commerciali (sono programmati altri 30 milioni di euro per i Comuni, ulteriori sei per piccole-medie imprese e startup).

Bonaccini riconosce che sui piccoli centri c'è ancora da fare ma, a 10 anni ormai dal terremoto dell'Aquila e dall'avvio della sua ricostruzione più che altro a suon di new town, spiega che qui si procede spediti. "Bisognava evitare- evidenzia il governatore-commissario partendo dall'economia- che imprese e multinazionali se ne andassero da tutt'altra parte e magari per sempre. Invece, il prodotto interno lordo è maggiore di quello prima delle scosse e i posti di lavoro sono qualche migliaio in più. A una ad una, le imprese che delocalizzarono per poter continuare a produrre sono tornate, stanno tornando esattamente nei luoghi dove erano prima". 

Sul fronte pubblico, continua Bonaccini al fianco del sua giunta in municipio a Camposanto, in presenza del sindaco: "Abbiamo realizzato ex novo più di 100 scuole e ne abbiamo ristrutturate oltre 400, con uno sforzo enorme per poter puntare sul bene più prezioso che abbiamo ossia i nostri bambini. Sono rimaste indietro le opere pubbliche, un pò più indietro- ammette il presidente- ma per la gran parte si parla di centri storici, di monumenti, di edifici religiosi e chiese, la quasi totalità con vincolo della Soprintendenza, giustamente: i progetti in questi casi hanno bisogno di un pò più di tempo, sapendo che in alcuni casi non è nemmeno tutto patrimonio pubblico ma di privati". Anche in questo caso, tuttavia, si sta vedendo il lavoro portato avanti: "Soltanto dopo l'estate scorsa e fino ad oggi, abbiamo inaugurato- ricorda il governatore- molti edifici di culto anche rilevanti, come l'abbazia di Nonantola o le chiese con le opere di Guido Reni e il Guercino a Pieve di Cento nel bolognese, o qui a Camposanto con la chiesa parrocchiale di San Nicola già a metà 2016. E si sta procedendo anche sui monumenti, con diverse opportunità nei centri storici su cui abbiamo messo ulteriori risorse".

Nelle prossime settimane si terrà l'evento per ringraziare tutti quelli che hanno lavorato alla ricostruzione, "questa straordinaria operazione: se ce la stiamo facendo, se questo territorio oggi ha un futuro, tenendo conto che l'unico aspetto irreparabile è purtroppo quello delle 28 vittime del sisma, tutto il resto lo stiamo ricostruendo o lo abbiamo già ricostruito", insiste Bonaccini. Che ringrazia: "È stato possibile grazie a un grandissimo lavoro dei sindaci, delle amministrazioni pubbliche insieme alle Regione, di un rapporto consolidato con i vari Governi che si sono succeduti, ai quali abbiamo dimostrato dove ogni euro andava speso. Un lavoro fatto insieme alle imprese e alle loro associazioni, così come al volontariato, alla Protezione civile, alle autorità e alle forze dell'ordine". 

Si cita di nuovo anche il precedente commissario Vasco Errani, sui controlli di legalità: "Errani istituì il gruppo interforze Girer, abbastanza inedito: per un flusso di denaro della ri costruzione che alla fine si aggirerà sui 14 miliardi di euro, c'è sicuramente qualche mascalzone o delinquente ma abbiamo salvaguardato queste risorse, dalle white list ai massimi ribassi fino alle interdittive", rimarca Bonaccini.

(DIRE)

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