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Bivacchi accanto al cimitero di San Cataldo, stranieri affidati ai servizi sociali

Il sindaco Muzzarelli ha risposto all’interrogazione di Marco Malferrari, Art.1-Mdp-Per me Modena. Le persone trovate segnalate ai Servizi sociali per un sostegno

L’area verde nelle vicinanze del cimitero di San Cataldo è stata ed è oggetto da parte della Polizia Municipale di Modena di ripetuti interventi di controllo che da un lato hanno portato all’arresto e alla denuncia di tre persone risultate irregolari sul territorio italiano, dall’altro alla segnalazione ai Servizi sociali di persone bisognose di assistenza.

Lo ha spiegato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli rispondendo oggi, giovedì 5 aprile, in Consiglio comunale all’interrogazione presentata da Marco Malferrari, Art.1-Mdp-Per me Modena, sulle condizioni di emarginazione sociale e degrado riscontrate nei pressi del cimitero di San Cataldo. “I controlli – ha sottolineato Muzzarelli – saranno ulteriormente potenziati e l’attuale condizione di abbandono dell’area sarà definitivamente superata attraverso il progetto di riqualificazione complessiva dell’area della Diagonale"

Nell’interrogazione il consigliere Malferrari aveva chiesto se non si ritenga opportuno verificare con un sopralluogo le condizioni dell’area, se sia possibile individuare le persone che si trovano in quelle aree e dare loro assistenza anche in collaborazione con le associazioni di volontariato; se sia possibile effettuare una bonifica dell’area sia con adeguati sfalci del verde sia togliendo i rifiuti.

Nella risposta il sindaco ha specificato che, nel corso dell’ulteriore verifica effettuata lo scorso febbraio, in seguito alla notizia di bivacchi apparsa sulla stampa, gli agenti del Nucleo problematiche del territorio hanno trovato e identificato quattro persone provenienti dall’est Europa, tre regolari e una colpita da un provvedimento di espulsione, con tende da campeggio utilizzate come ricovero notturno. Gli agenti li hanno segnalati e invitati a rivolgersi al Comune per avere assistenza e supporto per un alloggio e, contemporaneamente, hanno provveduto ad allertare direttamente i servizi sociali del Comune informandoli sulla situazione di indigenza di queste persone che peraltro avevano già trascorso, nell’ambito del progetto di accoglienza invernale del Comune, un breve periodo presso la struttura di via delle Costellazioni dalla quale però erano stati espulsi per comportamenti scorretti.

Il sindaco ha quindi ricordato che per limitare il fenomeno di permanenze in strada, in edifici abbandonati o in strutture aperte al pubblico, il Comune, in collaborazione con Porta Aperta e altre associazioni di volontariato ha strutturato un sistema di accoglienza e assistenza che nella stagione fredda appena conclusa ha accolto quasi 200 persone, in prevalenza straniere e tra le quali si registra una quota considerevole (intorno al 40 per cento) di irregolari. “Il numero di stranieri – ha detto il sindaco – è destinato ad aumentare vista la crescita dei dinieghi alle richieste di asilo e questo elemento ci riporta immediatamente alle questioni della sicurezza e della necessità di assistenza sociale di queste persone con un impegno che, nonostante le azioni messe in campo, va ben oltre le funzioni e le capacità dell’ente locale e coinvolge sia le Forze dell’ordine che il Ministero sul sistema di accoglienza dei richiedenti asilo”.

Muzzarelli ha precisato infine che a Modena non esistono altre situazioni analoghe a quella di San Cataldo che è di vaste dimensioni e, data la vicinanza alla linea ferroviaria dismessa, meta del passaggio di persone senza fissa dimora che vi trovano rifugio e nascondiglio. Condizioni simili riguardano alcune aree di modeste dimensioni e di proprietà privata che vengono comunque monitorate frequentemente dalla Polizia Municipale e gestite all’occorrenza con la proprietà che solitamente provvedere alla pulizia e alla chiusura per impedire ulteriori anomale frequentazioni.

Nella replica, il consigliere Malferrari ha sottolineato: “Si tratta di una problematica molto complicata da gestire che ha carattere nazionale e sovranazionale, e a cui l’Amministrazione di Modena cerca di dare risposte con le risorse che ha, così come per situazioni in altri Quartieri della città. L’auspicio – ha aggiunto – è che si mantenga l’impegno costante per cercare di risolvere questi problemi ed evitare che certe situazioni si possano cronicizzare”.

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