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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Bretella, i Radicali: "Serve un collegamento ferroviario, non un doppione della tangenziale"

Riccardo Macchioni, segretario Associazione Radicali Modena, esprime perplessità per il progetto approvato stamattina dal Cipe: "Il pedaggio non vale la Bretella e la Bretella non conviene a nessuno, eccetto per chi la dovrà realizzare"

"Il grande assente del Distretto Ceramico è un collegamento ferroviario e non un doppione in parallelo di una arteria stradale già esistente, la Modena-Sassuolo". Così Riccardo Macchioni, segretario dell'Associazione Radicali Modena, commentando la conferma avvenuta in mattinata dello stanziamento di 234 milioni di euro da parte del Cipe per la bretella Campogalliano-Sassuolo, "ovvero un'autostrada che collegherebbe il Distretto Ceramico all'innesto A1/A22 per totali 15 km, alla modica cifra di 15 milioni di euro al chilometro in quota pubblica".
 

Macchioni ricorda come la Modena-Sassuolo sia "di fatto l'infrastruttura più importante del Distretto Ceramico - scrive in un comunicato - Questa arteria sopporta perfettamente i carichi di traffico a cui è sottoposta. Tant'è che nel Settembre 2009, quando a Sassuolo venne inaugurato il raddoppio della Pedemontana fino all'ingresso della Modena-Sassuolo (ovvero il collegamento della città all'autostrada interamente a 2 corsie per senso di marcia), lo stesso Sindaco Luca Caselli per l'occasione dichiarò che si raggiunge Modena in soli 10 minuti. Nessuno lo smentì, e di fatto non ce n'è bisogno nemmeno oggi".

Il segretario prosegue nella sua argomentazione evidenziando la forte correlazione con un'altra infrastruttura che verrà, lo scalo merci di Marzaglia, "un'area asfaltata di circa 350 mila metri quadri, in via di realizzazione, a 2 passi dalla Riserva Naturale della Cassa di espansione del fiume Secchia e dal tracciato dell'A1. La bretella, infatti, collegherebbe per un brevissimo tratto l'A1 allo scalo merci (questo inizialmente era stato deliberato dal Cipe) per poi proseguire lungo la sponda destra del fiume Secchia fino a Sassuolo (questo è ciò che il Cipe ha deliberato oggi e l'anno scorso)".

A questo punto, Macchioni si interroga sul perché della Bretella: "Tenuto conto della viabilità attuale, che garantisce comunque un accesso allo scalo (all'occorrenza potenziabile), il grande assente del Distretto Ceramico è un collegamento ferroviario e non un doppione in parallelo di una arteria stradale già esistente. La Ferrovia Modena-Sassuolo, attualmente impiegata per il trasporto di persone e con uno sfruttamento del binario tutt'altro che saturante, attraversa la zona industriale per poi proseguire fino alla Stazione FS di Modena passando per diversi centri abitati. Certamente il tragitto non è dei migliori per il traffico dei container, viste anche le caratteristiche strutturali e l'attraversamento dei centri urbani, ma una variante merci potrebbe rappresentare un buon punto di partenza per un ragionamento".

Quei 15 km tra Campogalliano e Sassuolo avrebbero eufemisticamente ben pochi vantaggi: "Per quanto riguarda l'itinerario Sassuolo-Bologna, il promesso prolungamento delle complanari fino al Casello di Modena SUD nel 2014, o in alternativa la realizzazione di un ingresso autostradale a Cognento, ridurrebbero di ben 8 chilometri la distanza fra lo svincolo Pedemontana-NSA72(Modena-Sassuolo) e lo svincolo A1-A14, passando dagli attuali 45 a 37, oltre a scaricare l'itinerario attuale della Bruciata e il Casello di Modena Nord da gran parte del traffico in direzione sud. La bretella non supplisce questa difficoltà, al massimo potrebbe accorciare di pochissimo il tragitto attuale per le sole direzioni di Milano e Brennero, aumentando invece i 45 chilometri sopra citati di altri 5 portandoli a 50. E non ci vuole un genio, se parto da Sassuolo e dico che passo da Campogalliano per andare a Bologna, molti mi risponderebbero che sto allungando di parecchio la strada. Non solo, il traffico pesante proveniente da Fiorano e Maranello, e diretto all'accesso della nuova bretella, andrebbe a caricare ulteriormente il tratto della Pedemontana compreso fra il Cimitero di Sassuolo e il ponte sulla Secchia, nei pressi di dove dovrebbe sorgere il futuro casello. Diverrebbe nei fatti un disagio notevole per i sassolesi stessi, e che non darà certo la sensazione dei "234 milioni di euro spesi bene".

Infine, il segretario dei Radicali giunge al fatidico interrogativo del 'Cui prodest?': "Concludendo, valutate anche le infrastrutture esistenti, il pedaggio non vale la bretella e la bretella non conviene a nessuno, eccetto per chi la dovrà realizzare. Anche noi, come il Governatore dell'Emilia Romagna, vigileremo sul seguito della nuova delibera del CIPE, mossi da motivazioni ben diverse".

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