"La Procura indaghi sulla Lega: mette a repentaglio l'integrità nazionale"

Non ha mai nascosto la sua antipatia per la Lega Nord e il suo messaggio e, ancora una volta, ha ribadito la sua avversione per il progetto politico avanzato dal Carroccio: Bruno Rinaldi, consigliere provinciale Pdl e comunale a Castelvetro, è tornato all'attacco del partito di Umberto Bossi sparando ad alzo zero contro la nuova  istituzione del Parlamento Padano, "una specie di sede in cui il popolo leghista può sfogare il proprio istinto rivoluzionario", scrive l'esponente di centrodestra.

LEGGI - Al consigliere Pdl non è andato giù un ritornello vecchio di 20 anni tornato in auge nelle ultime settimane: "La frase di rito? Beh Padania indipendente, secessione e via discorrendo - ricorda Rinaldi - Per me è intollerabile che una forza politica metta in discussione l’integrità della Nazione gettando fango su Roma, definendola normalmente e sistematicamente come 'Roma ladrona', salvo però rimanerci ben ancorati, per ovvi ed evidentissimi motivi". Il consigliere, poi, si interroga sull'effettiva legittimità del Parlamento Padano: "L’articolo 5 della costituzione promuove sì il decentramento amministrativo e le autonomie locali, ma dice primariamente che l’Italia è una e aggiunge che è Indivisibile, quindi ogni tentativo di disgregazione istituzionale, aggiungendo qua e la parlamentini di vario genere, come deve essere considerato sul piano giuridico?".

INDAGINI - Infine, la richiesta di intervento dell'autorità giudiziaria: "Per una pura questione di responsabilità e serietà - conclude Rinaldi - sarebbe bene affidare tale giudizio agli organi che la nostra Italia ci consente di utilizzare, sarebbe quindi opportuno, che la Procura della Repubblica di Modena, ma non solo, si esprimesse in merito a questo quesito e prendesse eventualmente le necessarie misure in proposito".