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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Camorra nel Pdl, si riaccende la guerra sul tesseramento

Tre degli otto uomini affiliati ai casalesi arrestati giovedì mattina dai Carabinieri si erano iscritti al Pdl: scoppia nuovamente la polemica tra i bertoliniani e l'ala Giovanardi

Antonio e Renato Corvino, rispettivamente 32 e 46 anni, residenti a Cavezzo, e Luigi Melucci, 45 anni, residente a Mirandola. Questi i nomi di tre degli otto arrestati ieri mattina dei Carabinieri coordinata dalla Dda di Bologna nell'ambito di un'operazione finalizzata a stroncare il giro di estorsioni messo in atto da questo gruppo di uomini di origini campane ritenuto affiliato al clan dei Casalesi. Questi tre nomi compaiono anche nelle liste degli iscritti modenesi al Pdl, partito che nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 20 aprile, avrebbe avuto anche il primo coordinamento provinciale dopo il congresso dello scorso fine settimana.

LEONI IN GABBIA - Rientrando nel novero degli "otto comuni sospetti", i fratelli Corvino sono stati sospesi, mentre Melucci risultava tesserato a tutti gli effetti. Per questa ragione, il bertoliniano Andrea Leoni, consigliere regionale Pdl, chiede l'espulsione di chi ha portato il 45enne 'mirandolese' nel partito: "A Modena il Pdl rischia di essere scansato dalle persone perbene - afferma - Serve una grande operazione di pulizia per tentare di rendere credibile il partito - rincara Leoni - Chi ha tesserato questa gente deve essere espulso. Perché non lo si fa? Tra i componenti del nuovo comitato provinciale ci sono persone che hanno consentito l'adesione di persone affiliate alla camorra?".

200 CONTROLLI - Dalla corrente Aimi emerge la voce del 'ras della Bassa' Antonio Platis, capogruppo Pdl a Mirandola: "Rimaniamo davvero sorpresi, soprattutto alla luce dei severi controlli  (200 fa sapere il sostenitore di Enrico Aimi) che sono stati effettuati. Le modalità di tesseramento - sostiene - consentono a tutti di aderire facilmente a un partito politico. Anche le sfere magiche di chi oggi critica non aveva messo in luce alcuna accusa precisa che andasse al di là della suggestione dell'attribuzione di responsabilità penali per semplice contagio geografico".

ESPOSTO IN PROCURA - Tendezialmente sulla stessa lunghezza d'onda di Platis il Senatore Pdl Carlo Giovanardi che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Modena chiedendo alla magistratura di appurare se e chi può aver favorito "iscrizioni sospette". L'ex sottosegretario ricorda di avere "contattato personalmente il Prefetto, il Questore, il Comandante dei Carabinieri, il Procuratore di Modena per avere conferma circa il pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata, non ricevendo nessuna indicazione specifica". Di qui la decisione di presentare l'esposto alla magistratura, tanto più che "non é mai avvenuto che la notizia di arresti di semplici cittadini sia collegata alla loro adesione a questo o a quel partito". Non solo, nell'esposto consegnato a Zincani, Giovanardi chiede anche di "verificare gli estremi della diffamazione e della calunnia nei confronti di chi continua ad alimentare campagne diffamatorie e calunniose nei confronti del Pdl e dei suoi dirigenti"

 

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