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Vaccinazioni e supporto psicologico, filo diretto con l'Ausl per i profughi

Attivato un canale di comunicazione diretto tra le coop e il servizio pubblico sulle questioni di salute degli ospiti. La situazione sanitaria relativa alle malattie infettive non preoccupa. Richiamo del Prefetto per la legalità

Presieduta dal Prefetto di Modena, Maria Patrizia Paba, si è svolta nella mattinata di ieri una nuova riunione del Tavolo sull’accoglienza, alla quale hanno partecipato l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Modena, Giuliana Urbelli, il Dirigente del Servizio di Sanità Pubblica dell’Azienda USL, Andrea Ferrari insieme alla dottoressa Cinzia Zanoli, un rappresentante del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, un rappresentante del Questore di Modena ed i responsabili degli otto enti affidatari del servizio di accoglienza nel nostro territorio.

Durante l’incontro si è parlato in particolare degli aspetti sanitari legati all'accoglienza. I rappresentanti dell’Azienda USL hanno confermato il quadro tranquillizzante circa l’incidenza della morbilità tra i richiedenti asilo, che sotto il profilo medico non hanno mai rappresentato un problema nella nostra provincia. Prosegue comunque il programma di vaccinazioni, sia con riguardo alle prime che ai successivi richiami, e, grazie a pregresse intese tra Prefettura, Azienda USL e Questura, viene garantita l’assistenza di base a tutti i migranti secondo quanto previsto dalle norme vigenti. 

Allo scopo di facilitare i contatti, sono state inoltre stabilite intese tra gestori ed i responsabili dei competenti servizi dell’Azienda per creare un canale di comunicazione diretto per tutte quelle problematiche che dovessero insorgere. In più sono stati condivisi percorsi di assistenza per quei profughi che versano in "condizione di fragilità, sia fisica che psicologica, con particolare riferimento allo stress post traumatico". Queste situazioni saranno oggetto di specifici momenti di approfondimento in sede tecnica, per calibrare al meglio l'assistenza. 

Durante il vertice in Prefettura si è affrontato nuovamente il tema delle procedure - non certo rapide - per il rilascio ed il rinnovo dei permessi di soggiorno,mentre con l’Agenzia delle Entrate si è parlato delle modalità di attribuzione del codice fiscale ai migranti che avviene al rilascio del permesso di soggiorno e che aggrava ulteriormente la mole di burocrazia e vede i giovani africani fare la spola quotidianamente tra le loro residneze e gli uffici di via delle Costellazioni.

Non sono poi mancate riflessioni sugli aspetti della sicrezza e dell'integrazione, cin il Prefetto Paba che ha rinnovato la raccomandazione alle cooperative affinche diano affettivamente corpo ai percorsi formazione relativi al rispetto delle regole di comportamento, dedicando attenzione agli aspetti di civile convivenza, con azioni educative, per evitare quelle condotte che, sebbene non costituiscano violazioni di legge, possono rappresentare fonte di incomprensione e di tensione con i cittadini residenti. Nessun riferimento, nel resoconto di viale Martiti della Lobertà, agli episodi criminali, in particolare legati allo spaccio di droga, che purtroppo vede anche i richiedenti asilo finire in manette con cadenza settimanale.

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