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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Elezioni provinciali di "medio termine", tre liste e 27 candidati in lizza

Il 17 dicembre prossimo sono chiamati a votare sindaci e consiglieri comunali dei comuni modenesi, per rinnovare la conposoizione del Consiglio Provinciale. Altri due anni invece per la carica del Presidente Muzzarelli

Saranno 27 i candidati all'elezione del Consiglio provinciale che si svolge sabato 17 dicembre; suddivisi in tre liste, saranno votati da 697 "grandi elettori", tutti i sindaci e i consiglieri comunali modenesi che saranno chiamati a eleggere i 12 componenti del Consiglio provinciale. Le liste sono state presentate nel fine settimana scorso e dopo le verifiche di ammissibilità, effettuate dall'Ufficio elettorale della Provincia, (sono eleggibili alla carica di consigliere provinciale i sindaci, i consiglieri comunali) sono questi i candidati alla nomina di consigliere provinciale suddivisi per lista.

A sfidarsi saranno quindi tre raggruppamenti: da una parte il Partito Democratico, che parte ovviamente con i numeri per una vittoria agevole, dall'altra uno schieramento di centrodestra e un altro nato dalle esperienze delle liste civiche dei comuni della provincia. Assente il Movimento 5 Stelle.

"Insieme per una nuova Provincia": Antonella Baldini, Maino Benatti, Maria Costi, Paola Guerzoni, Caterina Rita Liotti, Massimiliano Morini, Emilia Muratori, Niccolò Pesci, Stefano Reggianini, Francesca Silvestri, Roberto Solomita e Gian Domenico Tomei.

"Unione Modena civica - Uniamoci": Marco Caiumi, Katia Motta, Antonio Montanini, Paolo Bigliardi, Marco Rubbiani, Silvia Santunione, Clemente Maria Forni, Maurizio Boetti, Antonio Platis. 

"Centro Destra Liberale modenese": Roberto Benatti, Simona Magnani, Mauro Neri, Nicole Baraldi, Marian Eusebiu Lugli, Ugo Liberi.

Ogni consigliere-elettore voterà una lista e potrà esprimere una preferenza all'interno della lista votata. Il corpo elettorale è suddiviso in sei fasce demografiche (ci saranno quindi sei schede di colore diverso) al fine di proclamare gli eletti con il metodo del voto ponderato che assegna un peso diverso ai comuni a seconda del numero di abitanti.

In base alla legge 56 di riordino dell'ente, il Consiglio provinciale resta in carica due anni, più i tre mesi successivi alla scadenza entro i quali la Provincia deve procedere alle nuove elezioni. Le elezioni riguarderanno solo il rinnovo del Consiglio, mentre il presidente, sempre in base alla legge, resta in carica quattro anni.

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