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Castelvetro, il capogruppo Pdl-Lega Nocetti critica il rimpasto di Giunta

Cristiana Nocetti ricostruisce l'albero geneaologico-politico del centrosinistra castelvetrese in seguito al rimpasto di Giunta stabilito dal primo cittadino Giorgio Montanari

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Il detto “parenti serpenti” sicuramente non si addice al centro sinistra castelvetrese che sotto la guida del primo cittadino il Sindaco Giorgio Montanari ha ben pensato di fare una manovra politica a nostro avviso a dir poco discutibile, non solo per il fatto di aver sostituito ben tre assessori su quattro ma per averlo fatto in nome e per conto di un apparente principio di parentela oramai mal sopportato e mal digerito da tutti noi cittadini. Il nuovo albero genealogico/politico del centro sinistra castelvetrese si può così ricostruire: al Presidente del Consiglio Giovini Roberto (retribuito mensilmente per dirigere le sedute consiliari non sempre con cadenza mensile) un compito a dir poco gravoso, in senso ironico), si affianca il neo Assessore con delega alle attività produttive Giovini Maurizio, fratello dello stesso Presidente e l’altro neo assessore che di cognome fa sempre Giovini , forse anch’egli legato da vincolo di parentela ai primi due seppur di grado più lontano, al quale viene attribuita anche la delega ai lavori pubblici. Al messaggio del troppo potere sempre distribuito tra pochi noi aggiungiamo “tra pochi parenti”. Brutto messaggio quello che fa passare il Sindaco Montanari che a nostro avviso avrebbe potuto ridistribuire in modo più equo le deleghe che fanno capo a lui (infatti molte le ha avocate a sè), a meno che lo stesso Sindaco sia prigioniero di una maggioranza che lo obbliga a scelte per noi decisamente anti popolari nonché imbarazzanti. Come spiegherà a noi tutti cittadini che ancora una volta la politica anche locale si adegua e fa proprio quel fenomeno del familismo amorale, non illegale ma che lascia passare il messaggio di una politica gestita dai pochi e che si spartisce le sedie non per principi meritocratici ma per mere logiche partitiche o ancor più grave di parentela. La stessa delega ai lavori pubblici a nostro avviso poteva essere attributa al consigliere Zuccarini Mauro sicuramente dotato di più competenze tecniche per il lavoro che svolge rispetto a tanti altri sui colleghi di partito, senza nulla togliere ovviamente al neo assessore ai lavori pubblici. Per non parlare poi dell’ala democristiana del partito che viene destituita di un assessore e quindi depotenziata sul piano politico. A sorpresa poi notiamo che il Sindaco delega uno spazio decisamente marginale alle donne, tema molto sentito ma forse solo apparentemente dal Partito Democratico. Nella nuova compagine di giunta solo una presenza femminile e neppure con ruoli e compiti strategici o  di rilievo. Peccato!

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