Mostra al Mata, l'assessore Cavazza replica a Forza Italia

"La mostra “Il manichino della storia”, allestita al Mata fino al 31 gennaio 2016, nel primo mese di apertura è stata vista da 8.626 persone: 6.331 sono quelle che l’hanno visitata nei giorni del Festival Filosofia, 2.295 nelle quattro settimane successive fino a domenica 18 ottobre .Mi dispiace per chi ha dedicato tempo ed energie a carpire dati che, certificati dall’uso di contapersone e biglietti, potevano semplicemente essere richiesti". No risparmia il sarcarmo l'assessore Cavazza nel replicare al gruppo di Forza Italia, che ieri aveva presentato i propri dati e le annesse critiche alla mostra modenese.

"Mi pare presto per decretare flop e fallimenti e non sono particolarmente preoccupato per la richiesta di dimissioni post datata che annuncia Forza Italia, un partito alla ricerca di visibilità - prosegue Cavazza" Non faccio previsioni su quanti saranno i visitatori finali, con ancora oltre tre mesi di apertura e con le festività di Natale che di solito sono un buon periodo per le mostre. Soprattutto se meritano di essere visitate, se riscuotono l’interesse del pubblico e, come sta avvenendo con “Il manichino della storia”, delle più importanti testate nazionali e delle riviste e dei siti di settore che in queste settimane, anche grazie alla mostra, stanno dedicando molta attenzione alla nostra città".

Sul fattore "audience", il vicesindaco e assessore alla cultura spiega: "Mi pareva di avere letto nei giorni scorsi che anche qualcuno di questi esperti, che pure ha dedicato parte del suo tempo a contare i visitatori, ritenesse che non dovesse essere l’audience l’obiettivo delle politiche culturali. Forse avrà cambiato idea. Noi, invece, continuiamo a pensare che compito di un’amministrazione pubblica sia quello di far crescere la comunità offrendo nuovi strumenti di dialogo, novità, apertura e confronto".

"Abbiamo investito, letteralmente, su un nuovo spazio alla Manifattura che vivrà oltre questa mostra, e offrirà l’opportunità di sviluppare nuove idee e sinergie tra istituti culturali e creatività espressa da Modena in tanti settori. E ci aspettiamo proposte, anche da chi in questi mesi ha alimentato le polemiche: se avete idee, è venuto il momento di tirarle fuori".

"Abbiamo offerto alla città e ai cittadini una opportunità in più di crescere come pubblico competente e orgoglioso di una peculiarità positiva del nostro territorio. E nello stesso tempo abbiamo valorizzato una storia e un livello di vicinanza di questa terra all’arte contemporanea che meritava di guadagnare attenzione a livello nazionale, come infatti sta succedendo", conclude Cavazza.