Pare che il nome Cecilia porti bene. Tra le elette modenesi al Parlamento due Cecilia su due sono entrate nel Governo. Dopo la Kyenge Ministro, ora tocca a Cecilia Guerra entrare a far parte del novero dei sottosegretari dell'esecutivo. Enrico Letta ha infatti reso noto ieri i 40 nomi che comporranno la sua squadra bipartisan e tra questi nomi salta all'occhio la nomina a Viceministro del Lavoro per la Guerra.

Per Maria Cecilia Guerra, 55 anni, si tratta in realtà di una conferma. La professoressa di economia dell'Università di Modena e Reggio Emilia aveva infatti ricoperto lo stesso ruolo nel precedente Governo guidato da Mario Monti. Era stata chiamata un po' a sorpresa a prendere parte al governo tecnico alla fine di novembre 2011, affiancando il Ministro Fornero. Da “semplice” Sottosegretario, oggi per la Guerra arriva la promozione a Viceministro, con delega alle Politiche sociali. Nel suo mandato dovrà collaborare e confrontarsi con il Ministro Enrico Giovannini, ex presidente dell'Istat e titolare del Ministero del Lavoro.

La sua nomina aveva fatto discutere due anni fa, alla luce del suo profilo dichiaratamente politico e non semplicemente tecnico. Finita l'esperienza del Governo Monti, la Guerra ha infatti partecipato alle primarie del Partito Democratico ed è stata poi eletta al Senato. L'attuale governo di grande coalizione certamente non la esporrà a critiche di questo tipo. E sicuramente la seconda Cecilia al Governo farà discutere meno della prima, per la quale stanno scorrendo fin troppi fiumi di inchiostro digitale.

LE CONGRATULAZIONI - “Siamo felici per Maria Cecilia, innanzitutto perché le sue competenze sono state riconosciute – spiega il coordinatore e segretario provinciale vicario del Pd Paolo Negro – ma anche per Modena. La sua nomina è motivo di grande orgoglio per Modena e per il Pd modenese perché è l’ulteriore riconoscimento del valore della squadra messa in campo dal nostro partito. E poi, ancora, importantissimo è il settore in cui è stata chiamata a impegnarsi: il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Il lavoro e il welfare hanno una centralità preminente nella proposta politica del Partito democratico, ma anche nel programma del nuovo Governo, come il premier Letta ha sottolineato con forza nel corso del suo discorso al Parlamento”.