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Castelfrigo. Cgil parla di "strane coincidenze" nell'accordo di assunzione. La Cisl minaccia querela

Scontro fra le due sigle sindacali sull'accordo per l'assunzione dei lavoratori. La Cgil mette in evidenza quelle che definisce "strane coincidenze" nei legami tra Cisl e fondatori delle coop spurie.la Cisl: "Ci tuteleremo su queste allusioni"

"Le strane coincidenze dei rappresentanti sindacali della Fai-Cisl che hanno sottoscritto l'accordo separato con Castelfrigo e Sapiens spa escludendo dalla riassunzione i lavoratori che hanno scioperato", titola oggi la Flai-Cgil Emilia-Romagna. Il suo segretario, Umberto Franciosi, torna sul discusso accordo del 27 dicembre facendo nomi e cognomi. "Avdiu Gentian- comincia Franciosi in una nota- è Rsa della Fai-Cisl per la falsa cooperativa Ilia Da, ma anche uno dei soci fondatori della stessa falsa cooperativa. Xhani Demir è Rsa della Fai-Cisl per la falsa cooperativa Work Service. Xhani Demir era socio accomandatario della Live Sas, società ora inattiva che si occupava di facchinaggio, ma è anche socio accomandatario con Hyra Rustem nella società Hyra Rustem Md Accounting, società attiva". 

Attiva e già amministrata, continua il segretario regionale Flai, da "Domenico Melone, il vero 'puparò che ha gestito almeno cinque cooperative all'interno della Castelfrigo in 12 anni", mentre Lo stesso Hyra Rustem ricopriva anche le cariche di amministratore unico nelle stesse coop spurie Elios Mg, Work Service e Lili". Ebbene, dettaglia Franciosi, "Hyra Rustem insieme a Avdiu Denis, ex amministratore unico della cooperativa Ilia Da, soggiornano ora nel carcere di Sant'Anna di Modena". 

In particolare, prosegue la Cgil, "Avdiu Gentian e Xhani Demir sono i due Rsa che insieme ai dirigenti della Fai Cisl modenese hanno sottoscritto l'accordo separato del 21 novembre 2017, che ha di fatto accorciato la procedura amministrativa prevista dalla legge 223-91 di 30 giorni, ma anche sottoscritto l'accordo del 27 dicembre" scorso con la Sapiens. 

Sul quale, così, Franciosi riassume: "L'ingresso dell'impresa interinale, che i dirigenti della Fai Cisl salutano come il nuovo modello per il comparto carni, contraddice quanto l'azienda e il sistema delle imprese sostengono da anni per non accettare le nostre richieste di assunzione diretta dei lavoratori degli appalti. Le imprese di macellazione hanno sempre sostenuto che il costo del lavoro, con i dipendenti diretti, è troppo alto; bene, con un impresa interinale, i costi sono sicuramente più alti".

Dichiarazioni che non potevano non sollevare la protesta della Cisl di Modena: "Sulla vicenda Castelfrigo abbiamo registrato oggi gravi e inaccettabili insinuazioni della Flai-Cgil dell'Emilia-Romagna, che utilizza in maniera strumentale e spregiudicata il tema delle cooperative spurie tentando di equipararne l'azione a quella dei soci lavoratori e di dirigenti sindacali, gettando fango e rivolgendo allusioni infamanti alla Fai Cisl". 

Reagisce così la categoria degli agroalimentaristi Cisl regionale, che non entra nel merito, ma appunto parla di "operazione vile e vergognosa, che si ritorce solo su coloro che l'hanno posta in essere". Incalza il segretario Fai Emilia-Romagna Daniele Saporetti: "Dov'era la Flai-Cgil dell'Emilia-Romagna quando, unica rappresentanza in Castelfrigo, non alzava un dito per criticare un sistema oggi giustamente da tutti stigmatizzato? La Fai-Cisl Emilia-Romagna darà mandato ai propri legali- conclude Saporetti- di percorrere tutte le strade possibili per tutelare la propria immagine da queste gravi allusioni".

(fonte DIRE)

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