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Cartellino digitale e straordinari all'Ausl, la Cgil denuncia il "caos"

Il sindacato mette in evidenza i problemi informatici con cui i lavoratori devono fare i conti e punta il dito contro l'applicazione del vecchio accordo aziendale per il conteggio degli straordinari

Dal 1° gennaio 2018 l’Azienda USL ha adottato un nuovo software per la gestione del cartellino e delle buste paghe dei lavoratori che ha sostituito il precedente programma. Un aggiornamento che sta però evidenziando alcune lacune, con diversi dipendenti che non riescono a visualizzare correttamente ed a inserire i dati del cartellino riguardanti il proprio orario di lavoro, le ferie, lo straordinario. Una problematica che è stata ripresa dlla Cgil.

“Non bastassero i grossi problemi tecnici che i lavoratori dell’Ufficio personale cercano di affrontare ci si mette anche la direzione aziendale – dice Alessandro De Nicola, responsabile Sanità della FP CGIL di Modena – infatti, l’Azienda USL senza dire nulla continua ad applicare anche con il nuovo programma informatico un accordo aziendale non più valido dal 2015 che rende molto difficile il riconoscimento dello straordinario. Si tratta di un fatto gravissimo – continua De Nicola – si continua ad applicare un accordo non più valido per risparmiare sullo straordinario”.

Secondo il sindacato, infatti, per effetto di questa disposizione aziendale il lavoratore che vuole vedere il riconoscimento dello straordinario si deve trattenere al lavoro almeno 21 minuti in più rispetto all’orario ordinario; non solo: le frazioni di tempo lavoro inferiori ai 21 minuti vengono azzerate, non conteggiate. 

"In altre parole l’Azienda, rendendo molto difficoltose le condizioni di riconoscimento del lavoro straordinario risparmia una quantità importante sia di ore da porre in pagamento sia di ore da porre in recupero. Un danno – afferma il sindacato – che riguarda trasversalmente tutti i lavoratori di AUSL e ha il solo scopo di realizzare risparmi sulle loro spalle”. 

Inoltre a partire da febbraio 2017 è stato sottoscritto un nuovo contratto aziendale che prevede nuove modalità di riconoscimento del lavoro straordinario senza prevedere alcuna franchigia oraria: il vecchio accordo, quindi, è superato sia in fatto che in diritto. La FP CGIL ritiene che si tratti di una "vicenda gravissima" in quanto non si può continuare ad applicare scientificamente un accordo non più in vigore e per questa ragione il sindacato ha voluto segnalare la questione anche gli organi di vigilanza aziendale, chiedendo che l’Azienda sospenda immediatamente l’applicazione di un accordo non più valido. 
 

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