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Cigni (Pd): “Il prefetto convochi un tavolo sul sistema carcerario locale”

"Propongo al nuovo prefetto Di Bari, vista l’indubbia sensibilità dimostrata, di mettere attorno a un tavolo tutti i soggetti istituzionali coinvolti, in modo da raccogliere idee e proposte sul futuro del Cie, delle case-lavoro e del carcere di Sant’Anna”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Domenica, con buona probabilità, chiuderà il Cie di Modena per consentire lavori, non più rinviabili, di ristrutturazione. La situazione dei trattenuti e quella dei lavoratori, forze dell’ordine e dipendenti del Consorzio L’Oasi, non consentiva ormai alternative. E’ chiaro che i diritti dei lavoratori vanno salvaguardati. Quello che sarà il futuro utilizzo della struttura di via Lamarmora è, invece, tutto da scrivere. Personalmente, io sono dell’idea che il Cie dovrebbe tornare ad essere quello che originariamente avevano voluto i modenesi, quel Centro di permanenza temporanea regolato dalla legge Turco-Napolitano le cui funzioni sono state stravolte dalla successiva normativa Bossi-Fini.

A parte questa opinione personale, però, penso che la chiusura del Cie debba essere colta come occasione per ripensare, almeno a livello locale, l’intero sistema carcerario modenese. Certo non possiamo andare contro le leggi nazionali, ma il nuovo prefetto Di Bari, vista l’indubbia sensibilità da subito dimostrata su questi temi, potrebbe approfittare di questo momento per mettere attorno a uno stesso tavolo tutti i soggetti a vario titolo coinvolti per fare il punto sulla situazione modenese. Ricordo che oltre al Cie, messo come tutti sappiamo, a lungo si è dibattuto sulle case-lavoro. Delle cinque totali presenti sul territorio nazionale, ben due sono a Modena. Noi come Pd, sia in Regione che in Provincia, con ordini del giorno e mozioni, ne abbiamo chiesto a più riprese la chiusura. A questo si aggiungano gli annosi problemi di sovraffollamento del carcere di S.Anna e le carenze di organico delle forze dell’ordine carcerarie. Il Parlamento sta seriamente lavorando sulle pene alternative al carcere e su questo tema si registra un’inedita alleanza Movimento 5 stelle-Lega Nord-Pdl. Ebbene, visto tutto ciò, a Modena, cogliamo questo momento e cominciamo a raccogliere idee e pareri per mettere in campo soluzioni innovative in un settore che, per oltre vent’anni, ha pagato le fallimentari politiche securitarie della coppia Berlusconi-Maroni

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