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Cisl ai Sindaci: "Accettiamo tagli, ma valorizziamo dipendenti enti locali"

La Cisl Modena scrive una lettera a tutti i sindaci, presidenti della Provincia e delle Unioni dei Comuni, chiedendo di affrontare la crisi in un'ottica costruttiva e propositiva

La Cisl Modena manda una lettera a tutti i sindaci, ai presidenti della Provincia e delle Unioni dei Comuni per chiedere che il peso della crisi non venga scaricato sui servizi pubblici e su chi ogni giorno lavora per garantirli. Secondo il sindacato, occorre invece una svolta di reingegnerizzazione nel settore del pubblico impiego che permetta di avvicinare i servizi ai cittadini, ridurre i livelli amministrativi, semplificare e mettere in rete procedure e banche dati.

"La crisi economica internazionale e le manovre finanziarie che gli Stati europei stanno varando per fronteggiarne gli effetti consegnano anche al nostro Paese un presente di grandi cambiamenti che interessano in larga misura i servizi pubblici. La Cisl – scrive il segretario provinciale William Ballotta - sta criticando aspramente la logica, assunta dal governo uscente, di tagli lineari e interventi non selettivi che dequalificano la spesa pubblica, anziché ridurla strutturalmente, e che mette in forte difficoltà le pubbliche amministrazioni italiane, anziché riformarle. La tenuta stessa del sistema è a rischio e con essa la coesione sociale e le prospettive di ripresa che proprio nel settore pubblico potrebbero trovare un forte alleato per tutto il mondo del lavoro".

Anche la contrattazione nel settore pubblico non sarà più la stessa, ricorda la Cisl; è proprio da qui, infatti, che dovranno passare i piani di riqualificazione e razionalizzazione, secondo la modalità di coinvolgimento e di informazione ai sindacati. "Questi piani – spiega il segretario provinciale della Cisl Funzione pubblica, Stefania Gasparini - saranno la sede in cui determinare gli interventi di riordino, ristrutturazione amministrativa, semplificazione e digitalizzazione, riduzione dei costi della politica e funzionamento, ivi compresi gli appalti di servizio, di affidamenti alle partecipate, il ricorso alle consulenze attraverso persone giuridiche, e le economie da destinarsi annualmente, nell’importo massimo del 50 per cento, alla contrattazione integrativa". La Cisl chiede anche agli amministratori locali modenesi, in un’ottica costruttiva e propositiva, di attivare a breve un confronto con le organizzazioni sindacali per ragionare dei suddetti piani e delle linee di intervento da adottare per mantenere, qualificare e migliorare i servizi, valorizzando i professionisti pubblici.

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