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Cittadinanza a Vasco a rischio violazione della par condicio, i documenti al Garante

L'Agcom dovrà valutare la condotta dell'Amministrazione Comunale di Modena, dopo l'esposto al Corecom regionale per sospetta violazione della "neutralità" imposta nelle campagne elettorali

"Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni". Recita così l'articolo 9 della legge 28/2000, il testo che norma la cosiddetta par condicio in campagna elettorale. Un articolo che punta ad impedire che anche gli enti locali, forti del proprio ruolo istituzionale, realizzino iniziative che possano in qualche modo influenzare gli elettori nei giorni antecedenti il voto.

Nei giorni scorsi l'Amministrazione Comunale ha subito contestazioni proprio in merito a questo articolo, con riferimento ad un evento "straordinario" quale in conferimento della cittadinanza onoraria a Vasco Rossi. La cerimonia organizzata presso ala rinnovata ex Aem per celebrare il rocker di Zocca è stata letta da alcuni come una scelta di "propaganda" da parte dell'Amministrazione Muzzarelli, fatta cadere proprio nel periodo elettorale per rimarcare i meriti del centrosinistra modenese nell'organizzazione di Modena Park e per offrire una vetrina nazionale.

A pensarla così è stato sul fronte politico il consigliere di Forza Italia Andrea Galli, che ha depositato un'interrogazione specifica, ma soprattutto il collega Gianni Galeotti - giornalista del quotidiano online La Pressa - che ha deciso di rivolgersi alle autorità. E' infatti partita nei giorni scorsi una missiva al Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni) dell'Emilia Romagna, l'organismo che svolge anche compiti di vigilanza in materia di comunicazione istituzionale.

La risposta del Corecom non è tardata, ma non ha fornito una "sentenza" certa. In linea di principio, tuttavia, l'organismo regionale sembra aver accolto i principi della segnalazione modenese, spiegando che "pare potersi evincere la violazione dell'art.9 della Par Condicio". Per questo tutti i documenti relativi al caso sono stati inviati all'Autorità Garante per le Comunicazioni (Agcom), che sarà chiamata ad esprimere un giudizio definitivo.

Il Comune aveva già spiegato attraverso la propria Avvocatura che trattandosi di una seduta del Consiglio ed essendo stata programmata con anticipo,  la cerimonia non si configurava come violazione, ma il Corecom ha smentito questa visione, sottolineando come l'evento non era certo urgente e indifferibile è che la sovraesposizione mediatica è stata eccessiva. Nel caso in cui l'Agcom confermi questa linea, il Comune di Modena potrebbe incorrere in sanzioni, non tanto pecuniarie, quanto di "pubblica ammenda". Da un punto di vista politico sarebbe sicuramente uno smacco non da poco.

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