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Comitato Liberi di Scegliere: "Regina Margherita, non chiamatelo ospedale"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Prima o poi la verità viene a galla e "finalmente" ieri l'AUSL, il Sindaco Reggianini e l'Assessore MANNI, hanno scoperto le carte: riconversione dell'Ospedale Regina Margherita in Casa della Salute "grande" con realizzazione di un "hospice" con 15 posti letto e 20 posti letto destinati a quello che è stato denominato "Ospedale di Comunità".

Tale riconversione sarà attuata con un intervento complessivo che riguarderà una superficie pari a circa 3.100 m², di cui circa 1.000 m² saranno destinati alla realizzazione dell'Hospice. Il costo complessivo dell'intervento sarà pari a €.3.405.000,00 così finanziati:

  • Finanziamento statale ex art. 20, L. 67/88 € 1.999.750,00 (già destinato alla ristrutturazione del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura che resterà allocato a Baggiovara);
  • Regione Emilia Romagna 105.250,00;
  • Area Hospice, a carico Azienda USL Modena € 1.306.894,18 (già destinato alla realizzazione dell'hospice a Baggiovara).

Stante tale scelta, che ricordiamo essere politica, ci chiediamo a cosa serve scrivere un Piano Attuativo Locale (PAL) se poi i contenuti vengono volutamente disattesi???? Infatti, era stato politicamente deciso e poi scritto che il Regina Margherita sarebbe stato Ospedale di Prossimità al pari di quelli di Vignola, Pavullo e Mirandola….. invece, i Castelfranchesi avranno l'Ospedale di Comunità che altro non è che un cuscinetto tra l'ospedale e i servizi territoriali, per tutte le persone che non hanno necessità di essere ricoverate in reparti specialistici, ma che hanno comunque bisogno per alcune settimane di un'assistenza sanitaria che non potrebbero ricevere a domicilio. In altre parole, saranno 20 letti destinati a pazienti prevalentemente molto anziani, con più patologie o sofferenti per una particolare fragilità sociale, con la presenza degli infermieri 24 ore su 24 e l'assistenza medica garantita dai medici curanti dei degenti".

Una cosa è certa: abbiamo capito che l'acronimo "PAL" non sta per "Piano Attuativo Locale", ma per "Pazienti Acuti Lontani" a significare che i Castelfranchesi, per una semplice broncopolmonite saranno ricoverati al Policlinico di Modena o in altri Ospedali della Provincia. Ancora ci chiediamo quale sarà il destino dei medici allo stato in servizio presso il Regina Margherita?? In quanti saranno trasferiti???

Con un Punto di Primo intervento part time che neppure si è pensato di "estendere almeno fino alle ore 24:00 e la scomparsa del Reparto di Medicina viene sancita la "morte" dell'Ospedale!!! Circa 75.000 persone residenti nel Distretto n. 7 non avranno garantito né un servizio di vera emergenza-urgenza e né un ricovero al Regina Margerita per le acuzie. Sarà pure sanità del futuro, ma forse è il risultato di anni di programmazione sbagliata che ha lasciato "scoperta" una vasta area del territorio e di cittadini peraltro neppure aiutati con una buona viabilità. Ed è stato anche e soprattutto il frutto di scelte politiche che per anni non hanno fatto nulla per invertire il depotenziamento del Regina Margherita. Basti guardare alla vicina e più piccola Vignola: Ospedale, Pronto Soccorso e automedica e non un manifesto come fatto dal PD Castelfranchese!!!!

Con 7 milioni di euro a disposizione e con la volontà politica si poteva avere un vero ospedale!!!

Modesto Amicucci - Presidente del "Comitato Liberi di Scegliere"

Marco Vignali - Andrea Ognibene - Vice Presidenti del "Comitato Liberi di Scegliere"

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