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Politica Crocetta / Via Giuseppe Massarenti

Nuovo polo logistico GLS, il Comitato ricorre al Tar contro il progetto urbanistico

I cittadini riuniti nel Comitato di viale Gramsci e dintorni hanno dato mandato ad uno studio legale per tentare di bloccare i lavori nell'area di via Massarenti. Si contesta lo strumento urbanistico scelto dal Comune

Dopo le proteste delle scorse settimane, culminate con una manifestazione e con l'affissione di cartelli in strada, la battaglia contro il nuovo polo logistico GLS passa sul piano legale. Ad annunciarlo è stato il Comitato viale Gramsci e dintorni, in prima linea contro la cementificazione di quell'area verde tra via del Mercato e via Massarenti che il Comune ha destinato a nuova sede della ditta di logistica e in cui i lavori preliminari sono già iniziati nei giorni scorsi.

Quaranta residenti hanno sottoscritto il ricorso che lo studio legale MTP di Modena ha già notificato al Tribunale Amministrativo e che nei prossimi giorni verrà depositato, con la richiesta di istanza cautelare per la sospensione dei lavori. Il ricorso è incentrato su una questione tecnica relativa alle norme urbanistiche e alle conseguenti scelte fatte dall'Amministrazione comunale modenese nella delibera approvata lo scorso 12 ottobre.

Il Comune ha scelto di far passare l'edificazione di quall'area attraverso il cosiddetto permesso di costruire convenzionato, una possibilità introdotta in una norma del 2014. I legali del comitato, invece, sostengono che quello specifico lotto di terreno avrebbe richiesto un piano particolareggiato, uno strumento urbanistico differente. La scelta dell'Amministrazione cozzerebbe quindi, sempre secondo gli avvocati, con la cartografia del Piano Operativo Comunale (Poc).

Toccherà dunque al Tar esprimersi sulla questione ed eventualmente imporre un blocco dei lavori. La risposta è attesa verso la fine del mese di febbraio e ovviamente i cittadini auspicano che il ricorso venga accolto, in modo da lanciare un segnale forte al Comune. Il comitato è infatti fortemente contrario all'urbanizzazione di quell'area a ridosso della tangenziale, come spiega il referente Andrea Giordani: "Vorremo che il polo logistico fosse costruito in una zona diversa, magari aldilà della tangenziale, e non in un contesto che con il completamento del progetto Periferie diventerà residenziale. Preferiremmo che si creasse un parco come quello che sorgerà lì accanto dall'altro lato di via del Mercato".

Qualora il ricorso fosse vinto, tuttavia, il Comitato dovrà comunque scontrarsi con una volontà politica dell'Amministrazione Muzzarelli assolutamente chiara, ovvero quella di procedere all'urbanizzazione. Gli ultimi mesi di dibattito lo hanno chiarito perfettamente. Se lo strumento adottato si rivelerà fallace, nulla vieterà si utilizzare una diversa forma burocratica per la realizzazione dell'opera. 

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