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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica Crocetta

Eccidio delle Fonderie. Al mattino la commemorazione, la sera fiaccolata dei centri sociali

Al tradizionale appuntamento istituzionale organizzato dai sindacati alla Crocetta per ricordare le vittime faraà seguito un corteo organizzato dal Guernica per protestare contro lo sfruttamento odierno dei lavoratori

Come da tradizione il 9 gennaio verrà riproposta l'iniziativa pubblica di commemorazione del 68° anniversario dell’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena, dove nel 1950 la polizia uccise sei  operai durante la manifestazione per la riapertura della fabbrica. L’appuntamento è alle ore 9 presso il cippo ai caduti delle ex Fonderie in zona Crocetta (cavalca ferrovia via C.Menotti/via Santa Caterina), organizzato come di consueto dai tre sindacati confederati.

I segretari di Cgil Cisl Uil Manuela Gozzi, William Ballotta e Luigi Tollari, unitamente alle Autorità cittadine, deporranno corone di alloro in memoria dei 6 operai - Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti - che morirono sotto i colpi della polizia durante lo sciopero generale proclamato dalla Camera confederale del Lavoro per chiedere la riapertura della fabbrica, contro la serrata e i licenziamenti massicci decisi dalla direzione delle Fonderie. All'evento saranno presenti anche le istituzioni cittadine.

I fatti del 9 gennaio 1950, per la loro drammaticità, segnano il culmine di un clima conflittuale nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro in provincia di Modena e in tutto il paese nel primo decennio del dopoguerra. L’eccidio dei 6 lavoratori e il ferimento di altri 200 è diventato con il passare del tempo il simbolo stesso - almeno a livello locale - delle lotte e delle rivendicazioni operaie.

Quest'anno - in cui il tema del lavoro è molto caldo e alimentato dalle vertenze nel comparto carni - l'evento istituzionale sarà però seguito da una manifestazione di piazza, che il centro sociale Guernica ha convocato per le ore 20 nel piazzale delle ex Acciaierie e che verosimilmente riunirà militanti antagonisti, ma anche dei sindacati autonomi e della sinistra radicale (ha già dato la propria adesione la lista Potere al Popolo, ndr).

"Oggi, a distanza di 68, anni crediamo che non sia tutto esattamente uguale a quell'epoca. Oggi lo sfruttamento nel mondo del lavoro è diventato presente in ogni contratto che andiamo, con il nodo alla gola, a firmare, anche quando pretende straordinari non pagati, cottimi mascherati o lavori stagionali sottopagati. Grazie all'alternanza scuola-lavoro, oggi, pure i minorenni possono (leggasi devono) spendere le loro, non retribuite, ore per la crescita sociale ed economica dei vari A.Orsi di turno del ventunesimo secolo", spiega il Guernica nella convocazione della fiaccolata di martedì prossimo.

"Proprio per questo motivo, occorre dissotterrare la memoria, ripercorrerne le orme e mappare nuovamente un territorio e una città che è anche e soprattutto nostra, per ridonarle senso, significati, riscatto. Le scenette da propaganda elettorale non le vogliamo sentire quest'anno. Le retoriche degli alzabandiera e delle commemorazioni istituzionali silenti coprono la rabbia, lo sporco, le ragioni confondendo il tutto in una poltiglia indistinta dove vittime e carnefici si equivalgono - chiosano gli antagonisti - Il 9 gennaio sarà una giornata nella quale ci riprenderemo un pezzo di memoria storica della città che non possiamo più lasciare in mano a chi, in questi ultimi trent'anni ha devastato il mondo del lavoro, dell'istruzione e della sanità".

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