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Elezioni. Popolo della Famiglia: "Il battesimo c'è stato, ora il radicamento"

Flavio Morani commenta i risultati del neonato movimento, che si ferma allo 0,61% ma batte i "rivali" Lorenzin e Udc sul voto cattolico

"Per il popolo della famiglia è stata la prima partecipazione alle elezioni politiche. Elezioni, alla luce dei risultati, molto complicate e che hanno visto trionfare le forze di protesta che hanno messo al centro delle loro campagna comunicativa rabbia e paura. Nonostante questo, illustri commentatori hanno definito il Popolo della Famiglia l'unica vera sorpresa delle elezioni. i 220.000 voti intercettati testimoniano che il battesimo c'è stato e che nelle urne un popolo si è manifestato. Per questa ragione da domani il cammino riprenderà e procederà per farci trovare pronti per i prossimi appuntamenti".

E' questo il commento di Flavio Morani, presidente modenese del movimento fondato da Mario Adinolfi. Un commento che si sforza di trocare aspetti positivi laddove i numeri non sono stati certo confortanti, quantomeno in termini assoluti. Il Popolo della Famiglia, infatti, si è fermato alla percentuale dello 0,61% alla Camera nel collegio plurinominale di Modena, replicando la stessa identica percentuale anche al Senato.

Ma Morani guarda il bicchiere "mezzo pieno", specialmente in relazione ai diretti competitors, vale a dire quelle liste che negli altri schieramenti puntavano ad interpretare il voto cattolico centrando la comunicazione su importanti temi etici. "In provincia di Modena il Popolo della Famiglia ha totalizzato consensi superiori alla lista Lorenzin e alla lista Noi per L'italia che pure hanno visto la presenza sul territorio a loro sostegno di ministri come la Lorenzin, ed ex ministri, come Giovanardi - sottolinea Morani - Noi, con i nostri oltre 10 comizi in tutta la provincia, banchetti, partecipazione a dibattiti, abbiamo mostrato già un buon radicamento territoriale. Radicamento che procederà spedito per essere ben attrezzati per i prossimi appuntamenti elettorali che ci vedranno coinvolti".

"Nel 2019 l'agenda elettorale è fitta - conclude il preidente locale - Ci saranno infatti le amministrative, le europee e le regionali. Il popolo della famiglia parteciperà a tutte le future elezioni, e vedrete... aumenterà di molto i consensi. La semina è cominciata e l'Italia, una volta compreso che le risposte non possono arrivare da rabbia e paura si appellerà a chi in modo autentico rappresenta i valori di cui non tentiamo, al netto delle nostre debolezze, di farci portatori."

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