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Piazza Roma, i commercianti scrivono al Sindaco: "No alla pedonalizzazione"

In una lettera a Pighi e ai consiglieri comunali si legge tutta la preoccupazione e la sofferenza del mondo del commercio, contrario all'attuale progetto di chiusura della piazza e al rapporto poco democratico dell'amministrazione verso le parti sociali

Dopo tante iniziative portate avanti in questi ultimi due mesi, tra sondaggi online, questionari e assemblee, i commercianti dell'area di piazza Roma prendono carta e penna e scrivono al sindaco di Modena. Sul tavolo ancora una volta la pedonalizzazione della Piazza, che sta animando il dibattito politico di questi giorni.

Nella missiva, le quattro associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti, Lapam-Licom e Cna argomentano in modo chiaro la loro contrarietà, di merito e di metodo, al progetto dell'Amministrazione modenese. La lettera menziona in primis gli evidenti problemi economici dei commercianti, riportando l'inquietante dato di un calo dei ricavi addirittura superiore a quello della media nazionale. “Le conseguenze della crisi sono sotto gli occhi di tutti e si concretizzano nella chiusura di esercizi commerciali del centro storico e, con essa, nella diminuzione dell'occupazione. Non è azzardato – scrivono i commercianti – parlare di un processo di desertificazione della parte più pregiata della città e che, oltre a determinare essetti negativi sul versante della vivibilità e della sicurezza, stride fortemente con gli sforzi di fare nella nostra città un punto di riferimento turistico”. 

Ma non è solo questo. I commercianti evidenziano infatti un deficit democratico nell'operato della Giunta modenese: “La decisione di procedere alla pedonalizzazione di piazza Roma, senza per altro un confronto di merito preventivo con il mondo associativo, non solo rappresenta per noi uno strappo inaccettabile sul versante del confronto democratico con le parti sociali, ma rischia seriamente di peggiorare la situazione già drammatica del commercio nel centro storico.”

A preoccupare sono infine i tempi, giudicati “troppo frettolosi” e la mancanza di un “piano strategico più ampio”. Per le associazioni di categoria le priorità sono chiare: allungamento dei tempi del progetto, ripensamento dei percorsi dei mezzi pubblici, apertura di un passaggio tra la piazza e viale V. Emanuele attraverso l'Accademia, accesso pubblico allo stesso Palazzo Ducale e predisposizione di parcheggi alternativi nelle vicinanze. Proposte che i commercianti ritengono, categoricamente, “non negoziabili”.

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