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Infiltrazioni e ricostruzione, per la Commissione Antimafia situazione “rassicurante”

Le audizioni condotte dalla Commissione parlamentare a Modena e Reggio Emilia si sono concluse oggi. Rosy Bindi: "Finora soltanto 0,6% delle imprese sono state interdette". Soddisfazione per la tenuta del sistema pubblico, ora occhi sui lavori dei privati

Non ci si straccia certo le vesti in Commissione parlamentare Antimafia dopo la missione di due giorni nelle province di Reggio Emilia e Modena. Le audizioni portate avanti dai parlamentari dopo l'operazione Aemilia fanno sì che gli stessi possano risalire sul treno direzione Roma con una sensazione “rassicurante” sulla situazione della ricostruzione post sisma, come affermato dalla stessa presidente Rosy Bindi stamane a Modena.

Anche se tutto sommato la ricostruzione in Emilia "è sana", bisogna tuttavia aumentare i controlli sulla filiera dei privati. Questa la sintesi dei lavori della Commissione. Considerando tutti i soggetti imprenditoriali che hanno lavorato in questi due anni e mezzo dal sisma, si è riscontrato solo lo 0,6% di imprese colpite da interdittiva antimafia, per la maggior parte concentrate nei ranghi dei subappaltatori. 

"Questo certo non deve far abbassare la guardia, anzi, ma, al contempo, ci consente di dire che serve concentrarci ora sulla filiera dei lavori della ricostruzione privata, dalla progettazione all'esecuzione dei lavori, guardando al tanto lavoro che ancora abbiamo davanti con maggiore convinzione e determinazione", commenta il senatore modenese Pd Stefano Vaccari, membro della commissione.

Anche da parte dei sindacati e delle associazione d'impresa, chiamati stamane dal prefetto Michele Di Bari alla seduta della commissione, è emersa in generale la volontà di agire meglio e di più contro le infiltrazioni delle cosche: il tutto attraverso la promozione di "un nuovo patto regionale per la legalità", cercando di farlo diventare norma nazionale. Anche la presidente Rosy Bindi rimarca su questo: "La 'famosa' ditta Bianchini è legata a subappalti, non era la struttura commissariale la responsabile diretta. Quindi, il sistema sta funzionando". In ogni caso, conferma Bindi, "naturalmente abbiamo invitato a non abbassare la guardia, anche perchè adesso inizia soprattutto la ricostruzione privata (circa 15mila cantieri ndr), bisognerà prestare una particolare attenzione".

La presidente si dice soddisfatta, comunque, della riunione oggi con associazioni di categoria e sindacati: "Abbiamo trovato le formazioni sociali dei lavoratori e degli imprenditori molto consapevoli. C'è molta preoccupazione, data dalla consapevolezza di un mondo economico non più immune. Bisogna stare attenti a non demonizzare una realtà sana, ma non dobbiamo - conclude la Bindi - abbassare la guardia, ci sono tutti i presupposti perchè resti alta". (DIRE)

Commissione Antimafia a Modena - 17/02/2015

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