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Politica Concordia sulla Secchia

Cavone, anche il Comune di Concordia al tavolo di lavoro

Anche il sindaco Luca Prandini ha chiesto che il suo comune prenda parte al tavolo istituzionale insieme a Mirandola, Novi e San Possidonio. Nessun pozzo sul territorio di Concordia, ma l'attenzione verso le sperimentazioni è molto alta in tutta la Bassa

Il Comune di Concordia è entrato nel gruppo di lavoro istituzionale guidato dalla Regione che segue le attività di monitoraggio nei pozzi presso il giacimento del Cavone. Concordia si unisce così ai Comuni di Mirandola, San Possidonio e Novi e parteciperà a tutte le fasi di studio e verifica dei dati che emergeranno dall’indagine, che ha una durata di 90 giorni e terminerà il prossimo 17 luglio. È questo il principale risultato emerso durante il confronto che si è tenuto il 2 luglio presso la Regione Emilia Romagna tra il Sindaco di Concordia Luca Prandini e l’assessore regionale alla Protezione Civile Paola Gazzolo

"Ho chiesto che Concordia entrasse nel tavolo di lavoro istituzionale - commenta il Sindaco - perché il nostro Comune non ospita pozzi sul suo territorio, ma questi si trovano ai suoi confini e sentiamo forte la necessità di essere protagonisti di un’attività di indagine così rilevante al fine di poter essere in grado di fornire ai concordiesi tutte le informazioni del caso". L’assessore Gazzolo ha spiegato al Sindaco Prandini che presso il sito del Cavone è stata avviata dal Ministero dell’Ambiente, su richiesta della Commissione internazionale Ichese, un’attività di monitoraggio e raccolta dati che ha esclusivamente finalità scientifiche e che si basa sulle normali attività di verifica dei pozzi. La ricerca ha l’obiettivo di approfondire lo studio del sottosuolo e la relazioni in termini di pressione e temperatura fra i pozzi per definire un modello geodinamico di studio delle attività estrattive utile non solo per il Cavone ma in generale per le attività di ricerca degli idrocarburi nel nostro Paese. L’assessore Gazzolo ha anche illustrato al Sindaco i risultati della prima attività di indagine al Cavone che si riferiscono alla raccolta dati in profondità durante l’estrazione e il reinserimento di fluidi; dati che, seppur non consentono ancora di poter dedurre alcuna considerazione definitiva, hanno permesso di verificare l’assenza di interferenze derivanti dalla attività di reiniezione.

Tutti i risultati delle attività di studio, gli esiti delle riunioni e lo stato di avanzamento della ricerca presso il giacimento del Cavone sono disponibili sul sito www.labcavone.it creato appositamente per garantire la massima trasparenza e diffusione dei dati. "Dopo l’ultima scossa di magnitudo 2.8 che ha risvegliato i ricordi del sisma - conclude il Sindaco Luca Prandini - molti cittadini hanno chiesto informazioni sulle attività presso il Cavone, e la partecipazione di Concordia al tavolo di lavoro istituzionale è la miglior risposta che il Comune potesse dare, a garanzia dell’attenzione che si vuole prestare a un tema così sensibile e delicato per la sicurezza dei cittadini". 

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