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Congresso Pdl, pressing di Denis Verdini per la lista unica

Il commissario provinciale preme perché si possa dirimere questa odissea congressuale con una lista di pacificazione: Aimi coordinatore e tre vice per ogni corrente. Giovanardi contrario

Il D-Day, ormai, è stato fissato. Il 14 aprile prossimo dovrebbe essere il giorno del congresso provinciale Pdl e, per quella data, il commissario provinciale Denis Verdini "avrebbe piacere" di vedere correre non più tre liste contrapposte in quella che, finora, da parte di due contendenti su tre, è stata una guerra fratricida, bensì una lista unitaria capace di incoronare Enrico Aimi coordinatore e tre vice per ogni lista: Carlo Giovanardi, Isabella Bertolini e Michele Barcaiuolo. Stando a quanto raccolto dall'Agenzia Giornalistica Dire, questa soluzione, almeno agli occhi di Roma, permetterebbe di iniziare a ricucire l'immagine di un Pdl modenese mai come ora lacerato da divisioni interne: da una parte gli ex forzisti di Isabella Bertolini, dall'altra il cartello Aimi-Giovanardi-Samorì. La soluzione avanzata da Verdini avrebbe raccolto il favore generale, eccetto quello del Senatore Giovanardi che, forte del favore dei pronostici e delle tessere, tutto vuol fare fuorché rinunciare alla propria posizione dominante: "La lista di Aimi coordinatore è già
stata presentata ed è confermata, come credo siano confermate anche le altre due liste - ha spiegato il Senatore - Il congresso si svolgerà come gli altri che si sono svolti nelle città vicine: con liste concorrenti". Encomio speciale per il commissario provinciale: "Il lavoro di Verdini, che ha svolto benissimo, era quello di dissipare tutte le ombre sui tesseramenti - ha detto l'ex sottosegretario - Il commissario ha dimostrato che si sono svolti in maniera trasparente e corretta il compito del commissario finisce lì". Dall'altra parte della barricata, Isabella Bertolini nei giorni scorsi ha ufficializzato la fondazione delle associazioni Forza Modena e Forza Emilia Romagna, per dare spazio a coloro i quali nel Pdl si sentono "oppressi" dagli ex An.

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