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Pianificazione urbanistica e consumo di suolo, intesa a 4 fra Modena, Reggio, Parma e Piacenza

Disegnare il futuro del territorio dell'Emilia Occidentale con un’intesa tra quattro realtà. Presentato in Regione l'accordo che mette al centro politiche e azioni condivise per lo sviluppo sostenibile, rigenerazione urbana e valorizzazione delle eccellenze

La lotta ai cambiamenti climatici, la tutela e il contenimento del consumo di suolo e l’uso sostenibile del territorio sono sfide complesse che richiedono scelte in grado di andare oltre i singoli territori comunali.

Con questa ideologia prende piede la nuova legge urbanistica della Regione Emilia-Romagna e aprire l’epoca della cura e rigenerazione della città.

Per mettere al centro il futuro del territorio, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, i quattro capoluoghi dell’Emilia Occidentale, una delle zone economicamente e socialmente più avanzate d’Europa, hanno deciso di condividere azioni e strategie che vadano in questa direzione. 
L’accordo, appena definito, interessa la pianificazione e gestione del territorio che rappresenta complessivamente una superficie di 792 Kmq.

Con questa intesa le quattro città propongono la condivisione dei progetti strategici, la valorizzazione delle eccellenze locali, la coesione sociale, il contrasto al cambiamento del clima: sono queste le parole chiave dell’accordo, che rappresentano un modo innovativo di interpretare crescita e pianificazione e fare sistema nell’ottica dello sviluppo sostenibile.

I contenuti e gli obiettivi del protocollo di collaborazione sono stati illustrati oggi in Regione, alla presenza del presidente Stefano Bonaccini e dei sindaci di Modena, Giancarlo Muzzarelli; Parma, Federico Pizzarotti; Piacenza, Patrizia Barbieri, e Reggio Emilia, Luca Vecchi. 

“Con la nuova legge urbanistica- sottolinea il presidente Bonaccini - abbiamo per sempre chiuso l'epoca del consumo di nuovo suolo e aperto con coraggio l'epoca della rigenerazione e cura delle nostre città. A quasi due anni dall'approvazione della legge sono già stati tagliati dalla pianificazione dei comuni 50 chilometri quadrati di nuova espansione. Con questo importante accordo disegneremo insieme alle amministrazioni locali il futuro sostenibile dell'Emilia Occidentale”. 

Cosa prevede il protocollo  

Obiettivo dell’intesa di collaborazione istituzionale, che durerà quattro anni, è condividere politiche e la programmazione di azioni coordinate su tutto il territorio interessato per il contrasto ai cambiamenti climatici e la tutela e l’uso sostenibile del suolo.

Tra le azioni previste, la definizione di un’analisi condivisa del territorio e dei conseguenti limiti e condizioni per il suo sviluppo sostenibile, nonché la definizione di strategie per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici, dalle dinamiche dell’economia e della composizione demografica, dallo sviluppo della competizione tra i territori, e di inserirli nei Piani urbanistici generali dei Comuni, in fase di nuova definizione.

Motore per la realizzazione dell’accordo sarà un gruppo di lavoro permanente costituito ad hoc con il compito di condividere le modalità operative capaci di accompagnare la formazione dei Piani Urbanistici Generali all’interno della visione e delle potenzialità di scala sovracomunale. Fra le tematiche che il gruppo di lavoro dovrà affrontate, finalizzate alla costruzione dei nuovi Pug, i nuovi Piani urbanistici, vi sono: lo sviluppo sostenibile; la rigenerazione urbana; la valorizzazione delle eccellenze di valenza sovracomunale; la qualificazione del territorio agricolo periurbano; la riqualificazione della Via Emilia e dei poli urbani produttivi; la condivisione delle strategie inerenti la mobilità sostenibile.

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