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Editoria, crisi Antenna 1: preoccupazione dall'assessore Prampolini

L'assessore Prampolini ha risposto all'interrogazione di Trande (Pd) sulla crisi dell'emittente. "Bene il rinnovo dei contratti di solidarietà, ma sul futuro permangono molti interrogativi"

Sulle sorti della televisione Antenna Uno, pur avendo ottenuto al tavolo della trattativa il rinnovo del contratto di solidarietà, “rimane la preoccupazione per le prospettive occupazionali e, più in generale, per il futuro di un’emittente che rappresenta una voce importante e storica nel panorama informativo della città”. Lo ha detto l’assessore del Comune di Modena a Sviluppo economico e lavoro Stefano Prampolini rispondendo in Consiglio comunale a un’interrogazione del capogruppo del Pd Paolo Trande sulla crisi dell’emittente e sull’ipotesi che potesse cessare l’attività determinando “un fatto grave per il pluralismo, per la democrazia e per il rischio di perdita del posto di lavoro dei dipendenti e dei collaboratori”. Trande ha ricordato, inoltre, come i dipendenti abbiano già mostrato “la volontà di collaborare con la proprietà per una prospettiva di rilancio che avrebbe richiesto investimenti e maggiori capacità manageriali in un mercato in forte movimento come dimostra la, felice e positiva, espansione di un'altra emittente modenese (Trc)”.

Prampolini ha ripercorso le difficoltà del gruppo editoriale E’-tv, che fa capo all’imprenditore Spallanzani e comprende la modenese Antenna Uno, la reggiana Teletricolore e la bolognese Rete 7, fino all’ipotesi di creazione di una nuova società  in cui avrebbero dovuti confluire, dopo essersi licenziati, i giornalisti di Modena e Reggio. “L’ipotesi è stata affrontata al tavolo di crisi aperto in Regione – ha ricordato l’assessore – dove comunque è stato ottenuto il rinnovo dei contratti di solidarietà, mentre l’avvio della nuova società sembra sia stato ulteriormente rinviato”. Per ora, quindi, la situazione non cambia e i giornalisti modenesi insieme agli altri lavoratori continuano “a garantire l'informazione del territorio, pur in condizioni non ottimali visto che i giornalisti che se ne sono andati negli ultimi anni non sono mai stati sostituiti, che anche diversi collaboratori hanno lasciato, che il contratto di solidarietà, che costituisce comunque una soluzione temporanea, determina una riduzione complessiva del lavoro giornalistico”.

Il consigliere Paolo Trande ha espresso “solidarietà a collaboratori e dipendenti della televisione e alle loro famiglie, anche in considerazione del fatto che i contratti di solidarietà comportano un sostanziosa riduzione dello stipendio” e rammarico per la situazione di Antenna 1, “poiché quando chiude una voce dell’informazione, se ne va un pezzo di democrazia”. Trande ha anche auspicato “che nelle prossime settimane si trovi il modo di rilanciare l’emittente televisiva”. Inoltre, esprimendo perplessità sulla conduzione della vicenda da parte dell’azienda, compresa la richiesta ai dipendenti di licenziarsi per poi riassumerli nella nuova newco Rtr7, ha parlato di “un management non di primo ordine” osservando che contemporaneamente in città altre emittenti sono invece impegnate a crescere e ad assumere.

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