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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Il Comune inizia a pagare i debiti con le imprese: sbloccati 16 milioni di euro

Il ministero ha riconosciuto al Comune di Modena quasi tutto lo spazio finanziario richiesto. Soddisfatto il vicesindaco Boschini: "Contributo importante per l'economia e l'occupazione"

Il Comune di Modena potrà pagare debiti alle imprese per quasi 16 milioni di euro, precisamente 15 milioni e 967 mila euro. A tanto ammonta, infatti, lo spazio finanziario complessivamente concesso dal ministero dell’Economia e delle Finanze che ha accolto quasi completamente la richiesta avanzata dal Comune che era di 17 milioni e 300 mila euro

SOMME - In particolare, si tratta di 13 milioni e 705 mila euro per sostenere pagamenti di debiti non estinti alla data dell’8 aprile 2013 e di due milioni e 262 mila euro per escludere dal Patto di stabilità 2013 i pagamenti in conto capitale effettuati prima del 9 aprile di quest’anno. “È un contributo importante per l’economia locale e, in particolare, per l’occupazione” sottolinea il vice sindaco Giuseppe Boschini ricordando che, se si fosse rispettato alla lettera il decreto “ci saremmo limitati a richiedere lo spazio finanziario per circa 12 milioni, ma lo sforzo che abbiamo fatto, grazie anche all’impegno dei tecnici del Comune, è stato quello di allargare al massimo le possibilità di pagamento delle imprese, che in questi anni sono state limitate dai vincoli del Patto di stabilità”.

PAGAMENTI - Nei prossimi giorni verranno avviate prontamente le attività di pagamento, secondo una elenco di priorità che discendono rigidamente dallo stesso testo del regolamento nazionale. “Contiamo con questo spazio finanziario – spiega Boschini – di esaurire sostanzialmente tutti i pagamenti relativi agli impegni contratti con le imprese per le opere che sin qui sono state completate o sono giunte a stati di avanzamento significativi. Ci rimettiamo quindi sostanzialmente “in pari” per quanto riguarda il 2012. Tuttavia dobbiamo ricordare che non tutti i problemi sono risolti: il Patto di stabilità continua a essere in funzione per il 2013 e per gli anni successivi, e quindi graverà sugli impegni di pagamento che verranno a maturazione nei prossimi mesi e anni. Abbiamo preso una boccata di ossigeno, ma l’apnea continua. Per questo continuiamo a chiedere che il governo metta fin da subito la revisione e l’attenuazione del patto di stabilità tra le proprie priorità interne e nel confronto con le autorità dell’Unione europea”.

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