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Il decreto alluvione? “Modena esclusa e soldi sottratti ai terremotati”

Il consulente tecnico del Comitato No Tax Area per la Bassa, Marco Nora, solleva un lungo elenco di perplessità sul decreto recentemente emanato per le aree alluvionate: "Perchè dagli amministratori locali non ci sono risposte, ma solo accettazione passiva?"

Come era prevedibile, il decreto legge in vigore dallo scorso martedì che regolamenta gli interventi a sostegno dei comuni colpiti dall'alluvione di fine gennaio sta generando non poche perplessità fra i diversi attori, loro malgrado, coinvolti. I tre mesi di tempo trascorsi tra la calamità e l'intervento del Governo non sembrano tuttavia essere stati sufficienti a trovare una soluzione normativa condivisa da tutti. Questo è proprio il punto di vista di Marco Nora, consulente tecnico per il Comitato No Tax Area per la Bassa, che ha spiegato in un'intervista tutte le sue perplessità sul documento.

Ragionier Nora, da dove iniziamo?
Innanzitutto una prima forte incongruenza: il decreto 74/2014 così come scritto nel articolo 1 comma 1 si applica limitatamente ai comuni già colpiti dal sisma del 20 e 29 Maggio 2014, quindi i residenti nei quartieri di Modena alluvionati sono esclusi dalle agevolazioni previste dal presente decreto, e la cosa mi pare molto ingiusta. Le case e le aziende di San Matteo e Albareto sono forse diverse da quelle di Bastiglia o Bomporto?

Sul fronte dei rimborsi il Comitato ha sollevato forti critiche. Come mai?
Vi è un problema di matematica che nonostante la mia professione non riesco a capire. Per il 2014 i fondi utilizzabili per l’alluvione sono 160 milioni, mentre gli interessi totali destinati al rimborso dei mutui dei terremotati per il 2013 sono 145 milioni. Alla faccia del calo dello spread! La realtà, almeno quella che io posso comprendere è che dei 210 milioni messi a disposizione di Errani con il decreto, solo i 50 milioni utilizzabili nel 2015 sono ottenuti dal risparmio degli interessi. I 160 milioni a mio parere sono recuperati sottraendoli ai fondi destinati ai terremotati.

Alcuni amministratori locali però esultano per il contenuto del decreto...
Spero di sbagliarmi, ma qualcuno dovrebbe dimostrarmi legge alla mano per quale motivo sbaglio. Poi un'altra considerazione in merito. Se dopo due anni dal terremoto è stato erogato circa il 10% dei sei miliardi di contributi, forse è questo il vero motivo per il quale i 50 milioni di interesse sono disponibili per gli alluvionati nel 2015. É la classica coperta corta e il dato dovrebbe preoccupare anche e sopratutto i nostri amministratori oltre a far riflettere gli abitanti del cratere.

La vostra grande recriminazione è però sull'assenza di agevolazioni fiscali. Che fine ha fatto la No Tax area?
Mi pare che la volontà politica degli amministratori di negare questa misura ai cittadini della Bassa sia palese. Ma alcune affermazioni vengono ripetute a macchinetta senza una minima base giuridica. Penso all’affermazione dei parlamentari del PD secondo la quale l'Unione Europea non consente la concessione della No Tax Area ed alla mia ripetuta richiesta al Sindaco di Bomporto (il mio sindaco) di citarmi la norma: l’unica risposta che ho avuto e che lui la norma non la conosce. Rimango sempre in speranzosa attesa di quella risposta.

C'è dunque un unico ed esclusivo problema di volontà politica?
Sì, ma non solo. C'è anche un atteggiamento deprecabile di chi governa i nostri territori. Per il Comune, la Provincia, la Regione ed il Governo centrale occupati da membri del PD i problemi della non concessione di quanto dovuto agli alluvionati ed ai terremotati è colpa dei tecnici del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Uno scaricabarile che pare ingiustificabile ed imbarazzante, perchè se così fosse vorrebbe dire che tutti i livelli politici sono occupati da incompetenti.

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