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Ricostruzione: Roma finalmente allarga i cordoni della borsa

Approvato dal Senato il dimezzamento dei fondi pubblici ai partiti che prevede la destinazione di 165 milioni di euro in due anni ai terremotati. Dal Governo, decreto ricostruzione per 2,5 miliardi di euro

Approvato ieri pomeriggio dal Senato il testo sul dimezzamento dei fondi pubblici ai partiti, che
contiene anche la destinazione della rata di luglio ai terremotati di Emilia-Romagna e Abruzzo (165 milioni di euro in due anni). Voto favorevole da Pdl, Pd e Terzo Polo. Contrari l'Idv e e i tre senatori Radicali Perduca, Poretti e Bonino, i quali hanno denunciato "un ritorno al finanziamento pubblico per legge" nonostante il referendum abrogativo del 1993. Astenuta la Lega Nord.

STANZIAMENTO - Il testo sul dimezzamento dei finanziamenti ai partiti, all'articolo 16 contiene anche la destinazione dei risparmi derivanti dai tagli del 50% della rata di luglio ai terremotati. Si tratta, per l'appunto, di 165 milioni di euro in due anni: 91 milioni per il 2012 e 74 milioni per il 2013. I risparmi saranno accertati con decreto del ministero dell'Economia entro 15 giorni dall'entrata in vigore della legge e saranno indirizzati agli interventi per i danni provocati dagli eventi sismici e dalle calamità naturali che hanno colpito il territorio nazionale a partire dall'1 gennaio 2009.

DECRETO LEGGE - Nel frattempo, Palazzo Chigi ha approvato il decreto che istituisce il Fondo per la ricostruzione dell'Emilia colpita dal sisma lo scorso 20 e 29 maggio. Su proposta dei Governatori delle Regioni interessate dalle conseguenze del terremoto, la ripartizione dei fondi sarà basata sui danni finora riscontrati. Per il 2012 le risorse del fondo sono così ripartite: 95% in favore della Regione Emilia Romagna, 4% in favore della Regione Lombardia, 1% in favore della Regione Veneto. Per quanto concerne gli anni successivi (2013 e 2014) la ripartizione dei fondi sarà rideterminata dopo la definitiva valutazione dei danni da parte delle Regioni interessate, anche eventualmente con conguaglio della quota per il 2012.

FONDI E DISPOSIZIONI - Per garantire parità di trattamento fra i soggetti danneggiati verrà riconosciuta ai proprietari degli immobili in cui era presente l'abitazione principale un contributo per la ricostruzione o ristrutturazione fino all'80% del costo sostenuto e riconosciuto per effettuare i lavori. Ai titolari di attività produttive verrà conferito un contributo per la ricostruzione o ristrutturazione degli immobili destinati ad uso produttivo e degli impianti fino all'80% del costo sostenuto e riconosciuto per effettuare i lavori. I contributi verranno erogati per un periodo di quattro anni dal momento del riconoscimento del contributo stesso e il fondo sarà alimentato dalle risorse derivanti dall'aumento delle accise, per un limite di 500 milioni di euro; dal Fondo di Solidarietà dell'Unione Europea; dalle somme derivanti dalla riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti e dei movimenti politici. Inoltre per il 2013 e 2014 il fondo verrà alimentato per un miliardo di euro l'anno per complessivi 2 miliardi attraverso la riduzione delle principali voci della Pubblica Amministrazione.

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