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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica San Felice sul Panaro

Deposito Gas Rivara, la Regione ribadisce il no durante audizione Erg

L'assessore regionale Muzzarelli: "Non ci sono le garanzie minime di sicurezza per costruire un deposito di quel tipo: già presenti depositi di gas esauriti e in via di esaurimento che si adattano benissimo allo scopo"

Repetita iuvant. E così è stato anche oggi in Regione, dove l'Emilia Romagna ha ribadito il concetto a Erg: no al deposito di Rivara. Il gas stoccato in Emilia-Romagna, circa 8 miliardi di metri cubi, rappresenta il 30% del gas stoccato in Italia, altri tre miliardi di metri cubi di gas sono in arrivo da qui al 2015 in base alle proposte avanzate e almeno cinque giacimenti esauriti o in via di esaurimento nel territorio emiliano romagnolo potrebbero in futuro essere destinati allo stoccaggio del gas naturale. Questi alcuni dei dati esposti oggi in audizione sul deposito gas di Rivara a S.Felice sul Panaro dall’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli che ha confermato la contrarietà al deposito.

L'ASSESSORE - "Non ci sono le garanzie minime di sicurezza per costruire un deposito di quel tipo - ha ribadito l'assessore - non c’è alcuna ragione per stoccare in acquifero, visto che ci sono depositi di gas esauriti e in via di esaurimento che si adattano benissimo allo scopo, e già ora questo territorio contribuisce ad ospitare circa il 30% dell’intera quantità di gas stoccato in Italia - ha sottolineato Muzzarelli, rilevando infine che - i siti di estrazione di gas naturale in Emilia-Romagna sono 21". Troppe le incognite slu fronte del pericolo terremoti: "Nessuna ricerca ulteriore può trovare risposte al problema centrale che si pone in quell’area e cioè al rischio sismico, che è ampiamente comprovato dagli studi e dai fatti, e inoltre – ha proseguito Muzzarelli - come abbiamo scritto nella delibera di Giunta dello scorso 8 febbraio, anche il rischio insito nelle operazioni di immissione ed estrazione del gas è difficilmente quantificabile, per cui è doveroso applicare il principio di precauzione sancito dal Diritto Comunitario. Inoltre, per quanto riguarda l’abbassamento delle tariffe del gas, la chiave sono le politiche di liberalizzazione e l’avvio di nuove scelte energetiche, nell’ottica europea della strategia Europa 2020".

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