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"Destinazione Turistica", Modena e Bologna uniscono le forze

Prendono forma i tre nuovi enti voluti dalla Regione per sviluppare la promozione turistica dividendo l'Emilia-Romagna in tre macroaree

«La collaborazione tra Modena e Bologna sulla promozione turistica rappresenta una opportunità in più sulla quale abbiamo puntato, rispondendo anche alle esigenze emerse dal territorio e dalle associazioni di categoria». Lo afferma Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, a proposito del progetto che vedrà Modena e Bologna gestire insieme le strategie di promozione e commercializzazione turistica all'interno del nuovo organismo previsto dalla legge regionale, denominato "Destinazione  turistica". 

Il progetto è emerso nei recenti incontri che si sono svolti a Modena, promosso da Confesercenti, e a Zocca, su iniziativa di Lapam, ai quali ha partecipato anche Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo per illustrare, tra l'altro, come cambieranno le strategie regionali dopo l'approvazione, nel marzo scorso, della nuova legge regionale sul turismo. Tra le novità spicca, infatti, la creazione dell'organismo tra enti pubblici, la "Destinazione turistica", che assume le competenze turistiche delle Province, comprese le risorse destinate ai piani di promozione locale. Come anticipato negli incontri, questi organismi, in corso di definizione da parte della Regione, saranno tre: Romagna, Alta Emilia (Reggio Emilia, Parma e Piacenza) e Modena-Bologna, seguendo i confini delle Province.

«L'obiettivo - aggiunge Muzzarelli - sarà creare sinergie positive per promuovere le eccellenze che abbiamo in comune con Bologna, dallo sci con le stazioni del Cimone e del Corno alle Scale, alla Food valley e la Motor valley. Nel nuovo organismo, inoltre, sia per Modena che per Bologna, ci sarà lo spazio anche per le gestione autonoma delle risorse. Modena e Bologna sono legate da diversi di intrecci anche logistici, come l'aereoporto e la futura viabilità che cambierà gli scenari come la nuova Bazzanese e la Pedemontana. Una maggiore integrazione e collaborazione, che si concretizza con il nuovo organismo previsto dalla legge regionale, consentirà di avviare sinergie importanti incrementando i buoni risultati ottenuti in termini di visitatori».

La legge regionale modifica la disciplina dell'organizzazione turistica, passando dalla promozione del prodotto turistico alla valorizzazione di destinazioni e prodotti di eccellenza; con le nuove "Destinazioni turistiche"’, in particolare, che avranno proprie dotazioni finanziarie legate alla promozione, si creano collaborazioni territoriali per coniugare le azioni promozionali degli enti locali con i progetti di commercializzazione da parte del sistema delle imprese.

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