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Politica Piazza Grande

Verso un regolamento per i dehors, ma “non per tutti”

Il Consiglio Comunale appronterà le norme per i locali che desiderano uno spazio per i tavoli sul suolo pubblico. Ma appaiono difficoltà insormontabili legate alla viabilità e alle regole Unesco per piazza Grande

"Dobbiamo garantire insieme opportunità per il commercio e vivibilità per i residenti, ma assicurando condizioni di sicurezza, soprattutto rispetto alla mobilità". Lo ha detto l'assessore comunale alle Attività economiche di Modena, Tommaso Rotella, rispondendo in Consiglio comunale oggi a un'interrogazione del consigliere M5s Marco Rabboni, firmata anche dagli altri colleghi del gruppo. Alla giunta si chiedeva perchè non fossero stati presi gli stessi provvedimenti adottati a Carpi sulla possibilità di allestire tavolini e sedie all'aperto davanti alle attività commerciali e artigianali alimentari, concessa invece ai temporary store. Si domandava, inoltre, che esiti ha dato la sperimentazione dei dehor in piazza XX Settembre e, "se è vero che doveva finire nel 2014", come mai è stata prolungata senza estenderla agli altri esercizi. 

"Stiamo lavorando - ha spiegato Rotella - alla definizione dei contenuti di un vero e proprio regolamento per i dehors che, per la prima volta non solo attraverso delibere che regolano situazioni puntuali, consentirà di affrontare in modo organico tutti gli aspetti della questione, come arredi e modalità di utilizzo, sia rispetto alle situazioni piè strutturate sia per quelle piè flessibili".

Ma, anche alla luce dei recenti appelli delle associazioni di categoria, l'assessore ha ricordato che botteghe storiche e gelaterie tradizionali già ora possono mettere fuori i tavolini ritirandoli alla sera. Tuttavia, "non possiamo 'aprire' indistintamente a tutti i negozi alimentari e agli artigiani", ha chiarito Rotella aggiungendo: "A Modena vorrebbe dire oltre 1.200 nuovi dehors a fronte di 690 bar e ristoranti. Piè di 400 solo per gli artigiani di produzione alimentare, 79 solo per i fornai".

L'assessore ha poi spiegato che la complessità a Modena è legata anche al sito Unesco, "dove è importante definire e osservare, in accordo con la Soprintendenza, uno specifico regolamento che normerà anche i dehors". La prospettiva sarà quella di creare "una specifica commissione". Tra l'altro, ha evidenziato l'assessore per quanto riguarda i temporary store, "si tratta anche in questo caso di una sperimentazione volta a riaccendere vetrine di spazi vuoti e sfitti del centro storico".

(DIRE)

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