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Errani si congeda dalla Regione, standing ovation dell'Assemblea

L'intervento del presidente Vasco Errani in Assemblea legislativa dura circa 35 minuti e riassume il percorso e le tappe del lavoro svolto in questi anni. E ribadisce: "Fiducia nella magistratura"

“Siamo ciò che abbiamo fatto, le azioni concrete, i risultati e ovviamente anche i limiti. L’Emilia-Romagna è una grande regione, che ha saputo distinguersi nei sentimenti e nelle scelte”. È uno dei passaggi del saluto che il presidente Vasco Errani ha portato in occasione dell’ultima seduta dell’Assemblea legislativa, annunciando che consegnerà oggi stesso alla presidente dell’Assemblea la lettera di dimissioni, che avranno effetto da domani.

Errani ha ricordato le ragioni che hanno motivato la sua scelta di dimettersi - da presidente della Regione e da ogni altro incarico - resa nota subito dopo la sentenza della Corte d’Appello. “Ho voluto distinguere con nettezza e senza incertezza tra me e le istituzioni. È stata una scelta ferma, convinta e meditata, che non ho mai messo in discussione, perché per me sopra ogni altra cosa viene l’istituzione. Se avessi fatto diversamente, non avrei corrisposto alla mia idea di politica e di governo”.

“In questa vicenda - ha affermato - sono in ballo l’onore, l’onestà e la trasparenza, che considero prerequisiti essenziali per chi fa politica”. Quindi ha rivendicato la correttezza del proprio operato, confidando che emergerà a conclusione del processo giudiziario in Cassazione. “Ho sempre espresso - ha aggiunto - pieno rispetto e fiducia nella magistratura e nella giustizia e così continuerò a fare, senza se e senza ma: questa era la mia intenzione quando inviai la relazione, e in questi difficili mesi non ho mai pensato né dichiarato qualcosa di diverso”.

Dopo aver tracciato un bilancio delle cose fatte ed enunciato le sfide che attendono la Regione nell'immediato futuro, Errani si è poi dilungato in una serie di ringraziamenti. “Ringrazio tutti gli uomini e le donne della politica, delle istituzioni e della società per il dialogo sincero e schietto che in questi anni abbiamo realizzato e per le testimonianze di stima, affetto e umanità ricevute in questi giorni di dolore e amarezza. Un’umanità che ho sentito viva intorno a me e intorno a noi, e che ho interpretato come il frutto dell’esperienza fatta. Ho visto riconosciuto e apprezzato il mio modo di intendere la politica e il servizio alle istituzioni. Per questo dico che non avrò mai nostalgia di una poltrona, perché il valore di una persona non sta in ciò che fa, ma in ciò che è”.  
 
Errani ha ringraziato il Governo per il lavoro compiuto per il terremoto e l’alluvione e durante il percorso di riforme istituzionali; i prefetti, gli organi dello stato, i sindaci, le autorità religiose, i giornalisti; i colleghi della Giunta “ai quali - ha ricordato - non ho mai fatto tanti complimenti, perché penso che per un amministratore il problema più importante sia quello che ha davanti, non quello che ha già risolto”.

Poi ha ringraziato i consiglieri regionali “per la collaborazione e il senso di responsabilità che hanno dimostrato, al di là delle appartenenze politiche, scegliendo di approvare in questi giorni atti molto importanti per l’intera comunità”. Proprio i Consiglieri hanno tributato al presidente dimissionario un lungo applauso in piedi: qualcuno tra le fila dell'opposizione non ha gradito e ha preferito lasciare l'aula, ma anche molti consiglieri di minoranza hanno partecipato alla standing ovation.

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