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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Ponte Alto / Stradello Anesino Nord

Ponte Alto, Matteo Renzi strappa applausi al pubblico democratico

Prima la visita alle scuole Mattarella, poi il comizio alla Festa de l'Unità e il trasferimento a Bologna. Un pomeriggio intenso per il Presidente del Consiglio, il cui discorso ha trovato largo consenso tra il pubblico di casa

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi vissuto un pomeriggio fra gli applausi amici del partito alla Festa dell'unità di Modena, a Ponte alto. L'area Palaconad, pronta per l'intervento del premier, è stata ampliata per l'occasione e si è riempita già da poco dopo le 18. Per Renzi è stata l'ennesima tappa recente in Emilia e la terza nel territorio modenese in poco più di un mese. 

Il premier, prima di arrivare a Ponte alto, ha visitato a Modena la nuova scuola "Mattarella", considerata all'avanguardia dal punto di vista energetico e inaugurata proprio nel giorno della riapertura generale delle scuole. Inizialmente a Modena era ipotizzata anche una tappa del premier allo spazio culturale Mata, dove è appena partita la mostra sulle figurine storiche Panini, ma alla fine è sfumata per questioni di tempo. La visita alla struttura scolastica inaugurata oggi è stata breve ma movimentata. Ad attendere il presidente del Consiglio dei ministri (giunto con un'ora di ritardo su quanto previsto), infatti, oltre ad alcuni cittadini che Renzi ha salutato stringendo mani, c'era anche l'inviato delle "Iene" Filippo Roma. Un piccolo tafferuglio ha dunque avuto luogo quando Roma, con indosso una maglietta con la scritta "Si'" ha tentato di intercettare il premier, sia all'arrivo che alla partenza per intervistarlo sul referendum costituzionale, prima di essere bloccato da agenti in borghese della polizia. 

Dopo il trasferimento a Ponte Alto, Renzi è stato accolto da un'ovazione tra gli stand della Festa, dove ha sfilato fra gli applausi di volontari, amministratori e sostenitori Pd. Dopo gli interventi introduttivi di Lucia Bursi e del Presidente della Regione Bonaccini, il premier ha tenuto un comizio spaziando su molti argomenti, dal sisma al mondo della scuola.

Tema centrale è stato però ovviamente quello del referendum costituzionale e della legge elettorale, che agita gli schieramenti soprattutto a sinistra. "Se vogliono cambiare, pronti a discuterne. Ma bisognerebbe anche che gli altri partiti ci dicessero che idee hanno – ha detto Renzi - Cosa propongono? Noi siam qui in amicizia, non vogliamo essere tracotanti. Avete delle proposte? Se le avete siam pronti a discutere con tutti. A dire no sono buoni tutti. Se a uno non piace la legge elettorale deve proporre come cambiarla", aggiunge Renzi che precisa di riferirsi non a "Bersani che è del nostro partito" ma a "M5s, Lega, Fi, Sel, a quelli che non sono del nostro partito".

Poi una stoccata a Massimo D'Alema: "Noi al presidente D'Alema vogliamo anche bene. Ha detto che non si puo' votare una riforma approvata per pochi voti di differenza e su proposta del governo. Vorrei ricordare che la riforma del titolo quinto è passata per pochi voti ed era proposta dal governo. Poi è andata a referendum. Il primo firmatario era l'allora presidente del consiglio Massimo D'Alema. Era il 1999, atto camera 5830".

Molti altri passaggi sono stati accolti con applausi dal pubblico, composto anche dagli esponenti più "critici", così come a Bologna, dove Renzi si è spostato per il confronto serale con il presidente Anpi Carlo Smuraglia. Prima di lasciare ponte alto c'è però stato tempo anche per un saluto al gazebo con i responsabili del Circolo Madonnina, colpito lunedì scorso da un'attentato esplosivo.

(fonte DIRE)

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